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“‘PARTHENOPE’ NON MI È PIACIUTO, PAOLO NON HA UN AMORE COSÌ VISCERALE PER NAPOLI, E IL MARE NON LO CONOSCE PROPRIO” - IL REGISTA ANTONIO CAPUANO, IL MAESTRO DI PAOLO SORRENTINO STRIGLIA L’ALLIEVO: “STA IN UN UNIVERSO ESTRANEO A ME, IO SONO PIÙ VAGABONDO. LUI È UN BORGHESE CHE EVADE LA REALTÀ, E IO, UN PROLETARIO FIGLIO DI TRANVIERE, MA CI VOGLIAMO LO STESSO UN GRAN BENE. RICCARDO SCAMARCIO NEL MIO FILM? DOVEVA ESSERCI, MA SI È RIFIUTATO DI FIRMARE IL CONTRATTO. DOPO UN TIRA E MOLLA INFINITO L’HO CHIAMATO: ‘CREDEVO CHE FOSSI PIÙ UOMO E INVECE NON LO SEI’. GLI HO SBATTUTO GIÙ IL TELEFONO. NON L’HO PIÙ SENTITO…” - VIDEO

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CIRO CAPANO - ANTONIO CAPUANO IN E' STATA LA MANO DI DIO

 

Estratto dell'artticolo di Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

 

È sua la massima di È stata la mano di Dio .

antonio capuano sul set di hungry bird

Nel film il personaggio che evocava Antonio Capuano diceva all’alter ego di Paolo Sorrentino, allora ragazzo timido e schivo: «Non ti disunire».

 

Cosa significava?

«È una frase gergale del calcio, ma la dicevo mentre a Napoli lo incoraggiavo a concentrarsi sulle cose, anche ad andare appresso a ‘n a guagliona, la passione per il cinema non c’entrava nulla».

 

riccardo scamarcio a belve 2

Sorrentino ricorda sempre che Capuano, pioniere della nouvelle vague napoletana, è stato il suo maestro. I due si ritroveranno a Venezia. Paolo apre la Mostra con La Grazia , Antonio va con L’isola di Andrea . A 85 anni, conserva la purezza di un bambino. E dunque parla libero, agitando l’acqua stagnante del conformismo cinematografico. Al Lido porterà L’isola di Andrea , dove un bambino, Andrea Migliucci, è in mezzo alla separazione dei genitori con l’elmetto in testa, impersonati da Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni.

 

Lui non doveva essere Riccardo Scamarcio?

ANTONIO CAPUANO

«Doveva... Ma il produttore m’ha detto che non voleva firmare il contratto. Anto’, siamo del Sud, a me basta la parola e una stretta di mano, mi disse. Riccardo, gli risposi, fammi ‘sto favore, firma ‘sto pezzo di carta. Dopo un tira e molla infinito l’ho chiamato: credevo che fossi più uomo e invece non lo sei, e gli ho sbattuto giù il telefono. Non l’ho più sentito, ah, che bellezza».

 

Marchioni è balbuziente, e lei a tratti nel film non lo nasconde.

«Già lo sei e mi piace assai, dissi a Vinicio. Era felice, finalmente poteva essere com’è, è bello mettere a nudo le fragilità. È stato coraggioso e animalesco. Io odio la recitazione, ho detto a tutti di non recitare. L’attore non deve essere: l’attore è. E al bambino, che per capriccio non voleva alzarsi da terra… Resta lì, gli ho detto, questa scena la facciamo così. Mi bastava la sua esplosività emotiva».

paolo sorrentino antonio capuano david donatello

 

[...]

L’ha dedicato a Willy, la sua amatissima moglie.

«È scomparsa tre anni fa. È stata il mio sogno, insieme per 59 anni. Ragazza, era arrivata dall’Olanda a Napoli per imparare l’italiano. Bella, bionda, la classica bellezza nordica. Per attrarre la sua attenzione mi tuffai in mare, ero bravo. Uscendo dall’acqua la salutai, lei mi sorrise. Litigavamo per delle stupidaggini, allora Willy diceva “me ne vado”, e si accucciava al buio nel giardino di casa. La raggiungevo e la baciavo».

ciro capano - antonio capuano - e' stata la mano di dio

 

Sarete al Lido, lei e Sorrentino.

«Io spero che abbia fatto un bel film, l’ultimo, Parthenope , non mi è piaciuto, Paolo non ha un amore così viscerale per Napoli, e il mare non lo conosce proprio. Se vedrà il mio film? Non lo so, sta in un universo estraneo a me, io sono più vagabondo. Non potremmo essere più diversi, lui un borghese che evade la realtà, e io, un proletario figlio di tranviere, ne sono immerso. Ma ci vogliamo lo stesso un gran bene, è un rapporto di tenerezza, 20 giorni fa ci siamo scambiati un messaggio dopo tanto tempo. Gli ho scritto: Caro Paolo. E lui: Antonio mio. A volte dovrei prendere ‘na vacanza da me».

paolo sorrentino antonio capuano

 

[…]

Al Lido è stato tante volte .

«Avoglia. L’ultima, per Bagnoli Jungle, fu una follia. In una scena c’è Giggino, altro attore balbuziente. Passando vicino a una trattoria chiedemmo se poteva recitare una poesia in napoletano, i proprietario mi disse “se non dà fastidio va bene”. Gigino è trasuto e ha cominciato: po-po-posso dire qualche parola? I clienti lo guardarono come se fosse un posteggiatore in cerca di qualche spicciolo, così intervenni: “Se vi piacciono i suoi versi potete dargli qualche cosa”. L’atmosfera si sgelò, Giggino conquistò tutti».

antonio capuano

 

Difficile fare i suoi film?

«I miei film non hanno un pubblico mostruoso, e anche se ci guadagno poco faccio ‘na fatica pazzesca».

ciro capano antonio capuano in e' stata la mano di dioantonio capuano