DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”
«L’ora dello spogliarello è iniziata» chiarisce una delle escort che poi invita un uomo «a unirsi alla compagnia» facendo riferimento «ai giochi erotici in corso e alla nazionalità e qualità delle ragazze presenti, moldave, rumene, colombiane, cubane…». Quel che è evidente, dalle carte dell’inchiesta della procura reggiana sulle mazzette attorno allo smaltimento degli armamenti obsoleti, è l’importanza del giro delle squillo, Eunice, Maria, Diana Marcela, Maria.
UNA DELLE ESCORT RECLUTATE DA ENRICO BENEDETTI
Enrico Benedetti, l’imprenditore sessantenne – definito «un gran corruttore» in una testimonianza – titolare della Ecologia Soluzione Ambiente Spa, con sede a Bibbiano, le impiegava, con un «sistematico uso», per ammorbidire, blandire, avviare conoscenze decisive per il suo business sui rifiuti speciali esteso non solo in Emilia ma anche in Lombardia, Veneto, Toscana, Sardegna e Puglia.
Ieri il dominus del sistema — ai domiciliari con l’accusa di corruzione aggravata e sfruttamento della prostituzione — davanti al gip Luca Ramponi per l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. A «parlare» sono però gli atti dell’inchiesta […]
Benedetti era scrupolosissimo nella scelta delle escort. Ad A., la richiesta era stata esplorativa: «A te ci tengo... ascolta, se ci fosse da andar via due giorni in Sardegna, tu come saresti messa?». Risposta [...]: «Riesco nel weekend».
A quel punto Benedetti riflette. «Ho capito, allora proviamo... un modo perché... devo andare in Sardegna ma a trovare un cliente e di conseguenza durante la settimana, non nel weekend». Stessa richiesta a Maria, «avrei bisogno di una ragazza in gamba, sveglia... ehm, per un mese, un mese e mezzo, da trasferire giù in Puglia per fare questa ricerca di quest’area industriale», «che dovrei comprare».
Le escort, nelle feste «con tanta gnocca» tenute anche nella villa dell’imprenditore, erano per «sottufficiali», «ufficiali», imprenditori e politici. Non solo. A Eunice viene chiesta la disponibilità per un «incontro della stessa o di altre ragazze» con un dirigente di una municipalizzata di Milano «a cui piace molto dedicarsi all’erotismo con donne compiacenti»: un episodio che risale però al 2017 e non porta così a una contestazione penale.
Quanto all’ingegner Luigi Brindisi, dipendente dell’Agenzia Industrie Difesa (la controllata del ministero con cui l’Esa era in stretti rapporti occupandosi di dismissione di bombe al fosforo e missili) si era ritrovato più volte a tu per tu con le escort. A lui andavano anche regalie come i biglietti per vedere il Parma.
Erano ricompense. Le carte dicono infatti che avesse «totalmente omesso ogni controllo sullo stabilimento di Noceto», dove le armi venivano smaltite. I macchinari erano stati progettati e forniti da Esa e Benedetti ammette: «Noi non abbiamo fatto un cazzo, nessuna verifica dopo dieci anni sul tema della sicurezza, se dovesse capitare (incomprensibile) siam fottuti». […] Nei suoi impianti, dal 2020 in poi, sono morti quattro lavoratori.
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