DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Candida Morvillo per "www.corriere.it"
Era il 9 agosto 1995, Hugh Grant aveva 34 anni, Quattro matrimoni e un funerale l’aveva planetariamente reso l’incarnazione del gentleman inglese elegante e romantico, e lui e la top model Liz Hurley erano la coppia glamour per eccellenza da quando erano apparsi alla prima di quel film, lui in smoking, lei con un abito Versace tutto spille che ne fa l’icona di un’epoca.
Presidente era Bill Clinton, Monica Lewinsky e il sesso orale nella Sala Ovale erano coevi ma di là da essere scoperti, però Hollywood usciva già incredula dallo scandalo di Heidi Fleiss, la maitresse che serviva le ville di Beverly Hills, e sembrava assurdo che i divi pagassero escort da ricevere a domicilio. Invece, Hugh viene fermato all’1 e 28 di notte, per strada, su una Bmw coupé, con una prostituta caricata sul Sunset Boulevard, il Viale del tramonto.
Arrestato in flagranza di reato: atti osceni in luogo pubblico, o «relazione fisica impropria» per dirla con le parole che userà per sé Clinton, tempo dopo. Per settimane, l’intero mondo occidentale si chiede, al bar e sui giornali, che diavolo ci faceva un miliardario fidanzato con una dea assieme a una prostituta da 60 dollari.
Mentre guardano la foto segnaletica di Hugh che resta nella memoria collettiva, tutti si domandano: A) se Liz lo lascerà o lo perdonerà; B) se la sua carriera è finita; ma anche C) se non sia tutta una montatura per fugare le voci che sia gay o D) per esportarlo meglio a Hollywood, dove vanno i machi tipo Bruce Willis o Mel Gibson e un po’ meno gli aristocratici British, essendo persino Hugh lontano cugino di Lady Diana.
Il contratto cancellato
Il tempo risponderà un po’ alla volta. E risponde anche in fretta a un interrogativo minore (per modo di dire). Questo: Estée Lauder cancellerà il contratto da sette milioni di dollari ad Hurley come testimonial di un profumo? Ovvero, se si viene tradite con una prostituta, si è ancora credibili come seduttrici? Risposta: il contratto resta, l’incidente non è da considerarsi deficit di sex appeal della tradita, ma un eccesso del fedifrago.
Intanto, Liz Hurley, all’alba del 10 agosto, reagisce come se l’aristocratica fosse lei. Esce dal suo ufficio di Londra fra ali di cronisti e fotografi senza un commento, pranza con un’amica nell’elegantissimo Daphne’s vicino a Kensington Park, quindi, si rifugia nella tenuta di un amico lord.
Nessun commento, men che mai sui paragoni che ovunque si fanno fra lei e Divine Brown, nome d’arte della ragazza di colore che il giorno del fattaccio compiva 26 anni. Era finita sul marciapiede non potendo pagare una bolletta da 133 dollari. Su di lei, i quesiti principali sono due: venderà un’intervista al migliore offerente o il suo silenzio agli avvocati di Grant?
Risposta: vende l’esclusiva al tabloid News of the world e per l’equivalente di 265 milioni di lire si fa anche fotografare con lo stesso abito a spille di Liz. Dirà che, a Mister Grant, come voto, dà sei e che lei gli aveva proposto di aggiungere 40 dollari per una camera. L’incauto aveva risposto: «No, va bene in macchina».
Le scuse di Hugh
Intanto, Grant, rilasciato, se la cava senza pubbliche scuse, a parte un laconico «ho ferito quelli che amo», e con un’intervista tv al dissacrante Jay Leno, che gli chiede: «Che diavolo pensavi?». Risate in sottofondo. E lui: «Non lo so. Sai, traumi infantili». Sarà condannato a 1.180 dollari di multa, a due anni di libertà vigilata e a un corso di rieducazione sull’Aids.
Alla fine, lui e Liz resisteranno altri cinque anni. Lui si sposerà solo nel 2018, con la produttrice svedese Anna Eberstein. Avrà 5 figli. Il modo in cui arrivano risponde inequivocabilmente ai dubbi sulla presunta omosessualità: due, infatti, li ha a mamme alterne.
Ovvero: il primogenito (mentre già sta con Eberstein) dalla cinese Tinglan Hong; il secondo da Eberstein; il terzo da Hong; gli altri da santa Eberstein, altra martire del perdono a oltranza. I 15 anni che sono passati certificano anche che quella notte brava non ha stroncato la sua carriera né l’ha reso un macho da film. Hugh ha continuato a fare il bravo ragazzo in commedie romantiche come Notting Hill, Bridget Jones, Florence, senza che nessuno lo trovasse poco credibile. Tanto rumore per nulla.
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