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(ANSA) - Il vice prefetto reggente l'ufficio della prefettura dell'isola d'Elba e un membro di una famiglia della 'ndrangheta operante in Piemonte che fu mandante dell'omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia sono stati arrestati in un'operazione della Guardia di finanza che è tuttora in corso. Nei confronti di altri sette soggetti sono scattati gli arresti domiciliari. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi.
Vice prefetto arrestato:sospettato capeggiare banda con boss
(ANSA) - Ruotavano intorno alle figure del viceprefetto reggente dell'Isola d'Elba, Giovanni Daveti, 66 anni, e a Giuseppe Belfiore, 61 anni, più volte arrestato per associazione di stampo mafioso ed esponente di spicco di un clan della 'ndrangheta, entrambi finiti in carcere, l'associazione a delinquere, disarticolata oggi dalla Guardia di finanza livornese coordinata dal procuratore capo Ettore Squillace Greco, finalizzata alle frodi fiscali e ad altri gravi reati. In particolare, gli approfondimenti investigativi, spiega una nota delle fiamme gialle, "hanno consentito di rilevare l'attività illecita posta continuativamente in essere da un gruppo criminale, costituitosi a Livorno per commettere frodi fiscali". Altre sette persone coinvolte sono finite agli arresti domiciliari e tutte le misure cautelari sono state disposte dal Gip del Tribunale di Livorno.
Viceprefetto arrestato: pm, ordinò bomba per vendetta
(ANSA) - Per la Gdf il viceprefetto reggente Giovanni Daveti, arrestato oggi, ritenendosi vittima di una truffa immobiliare, avrebbe pianificato con un amico livornese una 'vendetta', dando incarico a un complice di reperire l'esplosivo da usare contro la vettura di famiglia del suo presunto truffatore. Gli ordigni furono intercettati dalla gdf il 16 novembre vicino al porto livornese in un'auto con a bordo uno degli indagati, arrestato e ancora ai domiciliari: 4 cariche confezionate in modo da essere fatte brillare a distanza con un telecomando.
Le indagini, affidate dai pm alla guardia di finanza, hanno sgominato una banda dedita alle frodi fiscali e alla detenzione di esplosivi per compiere intimidazioni e altri reati e sono scattate dopo un controllo per abusi edilizi all'isola d'Elba. I finanzieri indagando hanno scoperto le presunte condotte illecite del viceprefetto, capo dell'ufficio distaccato della prefettura sull'isola, Giovanni Daveti, 66 anni, che risulta coinvolto "in plurimi contesti illeciti, comunque in alcun modo connessi con il ruolo e le funzioni istituzionali ricoperte".
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