RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
I "bikers" di Vladimir Putin sono finiti nella lista delle sanzioni europee. Vestiti di pelle nera, in sella a rombanti motociclette, il loro nome è Nochnye Volki, o Night Wolves come una volta preferivano farsi chiamare, in inglese visto che avevano per modello gli Hell's Angels, le gang su due ruote delle città americane. Per questo, quando nacquero nell'Urss degli anni Ottanta, erano considerati un'associazione sediziosa, che organizzava concerti rock sbandierando uno stile di vita contrario ai crismi e all'ideologia sovietici, i cui membri rischiavano di venire perseguitati e arrestati.
Ma da allora, è il caso di dire, i Lupi della Notte russi ne hanno fatta di strada, diventando uno dei gruppi più fedeli all'attuale capo del Cremlino, che ha perfino partecipando a una delle parate della banda, nel 2011, salendo anche lui su una moto, alleanza che li ha fatti soprannominare "Putin's Angels", gli angeli di Putin. Oggi sono anti-gay, antifemministi e antioccidentali.
Nel 2014 gli Stati Uniti li avevano già colpiti con sanzioni, perché i "bikers" avevano appoggiato e addirittura preso parte all'invasione del Donbass e della Crimea, le prime due regioni dell'Ucraina messe nel mirino da Putin. Adesso, secondo indiscrezioni raccolte dal Financial Times, l'Unione Europea li ha messi nella lista degli individui e delle associazioni oggetto di sanzioni per il sostegno che hanno dato all'invasione dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio scorso.
Recentemente sono stati visti in azione nel sud della Russia, a bordo di moto su cui svettava la Z diventata per Mosca il simbolo della guerra, con l'obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle regioni filo-russe ucraine.
Le sanzioni europee potrebbero comportare il bando all'uso di conti della Sberbank, la banca di Stato russa, e il divieto di ingresso nei Paesi della Ue: in passato il gruppo ha fatto dei viaggi di provocazione in Germania e Polonia, a cui ora dovrà rinunciare. Interpellato telefonicamente dal quotidiano della City, il capo dei Lupi della Notte, Aleksandr Zaldostanov, nome di battaglia "il Chirurgo", afferma che la decisione di Bruxelles non lo sorprende e che comunque dal suo punto di vista è priva di significato: «Se non potremo più andare a trovare i nostri amici e fratelli in Europa, saranno loro a venire da noi in Russia », commenta.
Anche il capo della filiale europea dei Night Wolves, lo slovacco Josef Hambalek, sarebbe nella lista dei membri della banda puniti dalla Ue. Pur avendo origini ucraine, Zaldostanov si dice favorevole all'invasione perché «Russia e Ucraina sono un Paese solo, unificato e indivisibile». Sostiene inoltre che è stato l'Occidente, non la Russia, a iniziare la guerra, creando una distinzione artificiale tra Mosca e Kiev e «costringendoci a combattere gli uni contro gli altri».
Attualmente il gruppo di motociclisti russi si trova a Sebastopoli, la città portuale della Crimea, la penisola ucraina annessa illegalmente dalla Russia, dove si prepara a mettere in scena uno dei suoi show, in una miscela di bandiere russe, croci ortodosse e slogan pro-Putin. La sede ufficiale della gang è in un ex-deposito per demolizioni di auto a Mosca, da dove i "Putin's Angels" hanno sviluppato anche attività commerciali, come la vendita di magliette con il proprio logo.
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