
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
Alessandra Apolini per “la Repubblica - Roma”
“Arrivederci Roma/ Good by good by /au revoire”, cantava romanticamente Renato Rascel nel ‘56. Ma sessant’anni dopo un turista su tre dice che nella città del Colosseo e del Cupolone, non tornerà più.
A raccontare come le “Vacanze romane”, per citare un altro film cult della Roma da cartolina, non tirino più è l’Assoturismo di Confesercenti, la maggiore sigla di categoria che rappresenta guide turistiche ed accompagnatori, esercizi pubblici, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio, alberghi ed extraricettivo.
Roma non tira più e nell’ultimo trimestre dell’anno il calo di arrivi e presenze ha quasi raggiunto il 4 per cento. «E questo nonostante il turismo in Italia rappresenti una fetta importante per il Pil nazionale — spiega Daniele Brocchi, segretario di Assoturismo — e Roma rimanga sempre una delle città più belle del mondo e da visitare».
Perché questa crisi? L’analisi dell’associazione si basa sulle lamentele di chi arriva nella capitale per una vacanza e poi si trova a fare i conti con le difficoltà. «Roma è una città bella ma faticosa — dice il segretario — sia da vivere che da visitare. Troppo traffico, servizi non all’altezza di una metropoli europea, degrado e sporcizia e in molti casi truffe e maleducazione. Purtroppo questa è la fotografia scattata dal turismo straniero. Un’eredità di mal gestione che ci portiamo dietro da tempo e non certo una colpa da addossare all’ultimo politico di turno».
E giù con la sfilza delle lamentele raccolte nelle reception degli hotel: «I turisti dicono che Roma è una città splendida ma approssimativa, dove non c’è nulla di certo e chiaro. Dove la sicurezza non c’è e i bus non passano mai. Sorrido quando sento parlare che ci vogliono più congressi. È vero bisogna incrementare il turismo e far lavorare l’indotto ma se poi vengono a Roma 35mila persone come è successo quest’estate per “Esc”, il congresso dei cardiologi, e la metà di loro si lamenta perché non trova i taxi la sera dopo cena, è meglio lasciar stare».
E fa l’esempio del metrò che nei giorni feriali chiude alle 11,30. «Giovedì della scorsa settimana c’era a piazza del Popolo il concerto degli Chic. Un evento. Ebbene, metà della gente è andata via prima della fine dello spettacolo, altrimenti perdevano l’ultima corsa della metropolitana».
Brocchi conclude: «Sta anche a noi cittadini con gli operatori e le istituzioni in primis cambiare questa città, cambiare le coscienze e le abitudini della gente. Un esempio lampante, forse stupido, a Città del Messico è stata introdotta una legge che vieta l’utilizzo del clacson in centro e obbliga la regolamentazione dei decibel per tutti i mezzi di soccorso. A Roma? È peggio del Cairo. Negli alberghi intorno alla stazione Termini non si riesce neanche a dormire per il chiasso. Ricominciamo dalle piccole cose per arrivare poi a far funzionare la “Nuvola”».
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ…
SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN…
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…