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Estratto dell'articolo di Viviana Lanza per “Il Messaggero”
Negli ultimi tre anni succede spesso: dici Nisida e il pensiero va alle scene della fortunata fiction "Mare Fuori", ai suoi protagonisti e alle loro storie di amicizia e amore, di rimorsi e voglia di riscatto. Ma Nisida non è soltanto la trama di un film e la realtà incrocia quotidianamente le storie, vere e drammatiche, dei giovani depositati e le critiche, ancora difficili da risolvere, del sistema penitenziario minorile.
Il vero nodo, ultimamente, è la gestione di tanti detenuti stranieri, molti con problemi psichiatrici e moltissimi inflitti dalle strutture del Nord Italia. Tutto questo rischia di rendere Nisida una polveriera. Sabato scorso un detenuto ha appiccato un incendio in cella e domenica c'è stata un'aggressione tra due giovani stranieri.
[…] Sono 14 i giovani arrivati, a settembre dello scorso anno, nel carcere minorile di Nisida. Provengono dagli istituti di Milano, Torino e Treviso temporaneamente svuotati a causa di lavori di ristrutturazione […] e in quattro casi si tratta di trasferimenti per motivi disciplinari.
Sradicare un giovane detenuto da un carcere del Nord per trasferirlo a Napoli significa calarlo in un ambiente del tutto nuovo, a mille chilometri dalla propria famiglia che nella stragrande maggioranza dei casi non ha le possibilità economiche per affrontare il viaggio e fare i colloqui. Significa anche interrompere tutto d'un tratto i rapporti umani e le relazioni di fiducia con educatori e volontari che sono molto spesso la vera chiave del successo di un percorso di rieducazione e responsabilizzazione del minore che delinque.
[…] La convivenza in carcere non è facile, e non lo è nemmeno in un carcere minorile come Nisida che in Italia ospita il più alto numero di detenuti (57 di cui due in semilibertà, a inizio 2023). Stando alla relazione annuale sullo stato delle carceri stilata dal garante campano Samuele Ciambriello, circa la metà dei detenuti di Nisida è straniero. In particolare, su 27 chiusi tra i 14 e i 17 anni 9 sono stranieri, su 9 chiusi tra i 18 ei 20 anni ci sono 6 stranieri e su 5 tra i 21 ei 25 anni di età uno è straniero. Tirando le somme, su 41 depositati, 16 sono stranieri. E allargando la lente sulla situazione in Campania, degli 85 giovani reclusi in strutture penali minorili 40 sono stranieri.
Il garante Ciambriello sottolinea quindi la necessità non solo di più mediatori linguistici e culturali, ma anche di intervenire affinché sia rispettato il principio della territorialità evitando che un detenuto sia costretto a scontare la pena a migliaia di chilometri dalla propria città di provenienza.
[…] Carcere di Nisida, refettorio, domenica pomeriggio. Un ragazzo magrebino ha raggiunto alle spalle un ragazzo riconosciuto e lo ha ferito al volto con un taglierino artigianale. L'immediato intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha impedito che la situazione degenerasse. È chiaro che la tensione ormai si taglia a fette, e il mare fuori non basta più.
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