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AVETE VOLUTO LA BREXIT? E MO’ VI ATTACCATE - I BRITANNICI CHE CONSIDERANO L’USCITA DEL REGNO UNITO UN ERRORE SONO ORAMAI IL 57%: UN RECORD DI CONTRARI A SEI ANNI DAL REFERENDUM CHE SPACCA ANCORA DI PIÙ IL PAESE – I POLITICI, ANCHE LABURISTI, SI RIFIUTANO DI PARLARNE PERCHÉ LO CONSIDERANO UN ARGOMENTO TOSSICO, MA IL PAESE VA PEGGIO RISPETTO A…

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Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

BREXIT

Sempre più britannici contro la Brexit, per quello che sembra il record di contrari a sei anni dal referendum che ha decretato l'uscita del Regno Unito dall'Ue. Ora lo conferma anche un ultimo sondaggio curato da Sir John Curtice, il guru incontrastato delle intenzioni di voto nel Regno Unito e presidente del British Polling Council.

 

Secondo questa rivelazione, i britannici che considerano la Brexit un errore sono oramai il 57%, mentre quelli che pensano ancora che sia stata una scelta giusta sono scesi al 43%: "Mi pare che quest'ultimo sia il dato più basso dal giugno 2016", ossia quando si è svolto il referendum che ha sancito la Brexit con il 52% dei voti contro il 48%, ha dichiarato Curtice durante un meeting con alcuni giornalisti parlamentari a Westminster questa settimana, cui Repubblica è stata invitata.

boris johnson e l'accordo sulla brexit

 

L'imbarazzo di laburisti e conservatori

Eppure della Brexit non vuole parlare più nessuno. I conservatori che, dopo la sua concretizzazione per mano dell'ex primo ministro Boris Johnson, ora pensano a "sfruttarne le opportunità". Addirittura nei tempi recenti la parola Brexit era stata negata dall'esecutivo ai mandarini di Whitehall. E tantomeno vuole parlarne il Labour di Sir Keir Starmer, che sta volando nei sondaggi ma che allo stesso modo evita costantemente l'argomento perché lo considera tossico, per la coesione sociale e soprattutto del partito stesso, lacerato in questi anni dal dibattito sull'uscita dall'Ue e dalle correnti socialiste euroscettiche all'interno del Labour.

brexit

Un Paese diviso

Tuttavia, sottolinea Sir John Curtice, "sebbene persino i partiti di opposizione non vogliano parlare di Brexit (indipendentisti scozzesi Snp a parte), pare che il tema sia ancora molto discusso dai cittadini. Al momento", continua lo studioso e politologo dell'università di Strathclyde, "mi pare che il referendum del 2016 non abbia chiuso la vicenda, così come non accadde con quello del 1975", quando il Regno Unito confermò la sua adesione alla Comunità Economica Europea, ossia l'organismo antecedente all'Unione Europea. "Oggi il Paese mi sembra ancora molto diviso sull'argomento", continua Curtice, "e credo che lo sarà per il prossimo futuro". 

 

festeggiamenti per la brexit 6

Gli effetti della Brexit sull'economia

Come Repubblica ha spiegato in questa recente analisi, al momento la Brexit non sta funzionando nel Regno Unito. Perché il Paese va peggio, se non molto peggio, di tutti gli altri Paesi del G7 o di molti di quelli economicamente sviluppati. Commercio ed economia giù, decrescita, una recessione che si prospetta di 2 anni, il periodo più lungo dagli anni Venti. Sinora gli effetti dell'uscita del Regno Unito dall'Ue sono stati mascherati da Covid e guerra in Ucraina: ora però sembra che stiano venendo a galla.

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