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AL BAGHDADI È IN LIBIA? – LA BOMBA DEL QUOTIDIANO LIBICO “THE ADDRESS”, PUBBLICATO DA BENGASI, CENTRO DI POTERE DI HAFTAR: IL CALIFFO È NASCOSTO DA QUALCHE PARTE NEL PAESE NORDAFRICANO – L’INFORMAZIONE È VEROSIMILE, MA NON CI SONO CONFERME E SERVE AL “BAFFO FORTE DELLA CIRENAICA” PER IL SUO STORYTELLING ANTI-TERRORISTA – VIDEO

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Emanuele Rossi per www.formiche.net

 

IL NUOVO VIDEO DI AL BAGHDADI

Oggi The Address, un quotidiano libico pubblicato da Bengasi, centro di potere del signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, pubblica un articolo in cui scrive che il Califfo Abu Bakr al Baghdadi sarebbe nascosto in Libia. È un’informazione verosimile di certo, che ha fatto scattare allarmi tra le intelligence – soprattutto in Tunisia – perché Baghdadi potrebbe essere ovunque, ma non ha nessun genere di conferma.

 

KHALIFA HAFTAR

Anzi, serve probabilmente a spingere la narrazioni attorno alle gesta del generalissimo dell’Est, sfruttando l’occasione offerta dai baghdadisti tornati all’offensiva, anche mediatica, in queste ultime settimane. Haftar da sempre ha costruito le sue operazioni militari contro la Tripolitania – anche l’assalto lanciato a inizio aprile per prendere Tripoli – con uno storytelling chiaro: combattere il terrorismo, come ha fatto per liberare Bengasi (dove erano annidate fazioni jihadiste minori collegate all’Is).

KHALIFA HAFTAR

 

Ma non solo quello dell’Is, perché per l’autoproclamato Feldmaresciallo i terroristi sono tutti coloro che gli si oppongono, comprese le milizie che difendono Tripoli, dove è insediato il governo di accordo nazionale onusiano.

 

AL BAGHDADI

Alcune di coloro che combattono Haftar sono stati mossi da Misurata, che è una città-stato alleata a Fayez Serraj, leader scelto dalle Nazioni Unite per rappacificare il paese. Queste milizie in realtà hanno un ottimo pedigree in ambito di anti-terrorismo. Sono stati infatti quei gruppi che hanno combattuto lo Stato islamico a Sirte aiutati dall’appoggio aereo statunitense. A Sirte i baghdadisti avevano piazzato quella che nel 2015 un reportage molto informato del New York Times aveva definito la loro “fiorente capitale”.

 

CONTE E SERRAJ

Sconfitti nella dimensione statuale, gli uomini di Baghdadi si sono dispersi nel territorio libico meridionale, aree desertiche senza legge. Aspettano, strisciano, cercano di preservare i propri interessi chiedendo tributi e riscatti per rapimenti. Mandano un messaggio minaccioso: una presenza costante. Come detto, le informazioni di The Adress non hanno conferme e hanno probabilmente un doppio fine, ma si abbinano bene al contesto. La sconfitta dell’Is nel Siraq potrebbe aver prodotto la fuga dei leader, il ritorno in forza in Libia, sono utili presupposti di contesto.

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