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Daniele Autieri per www.repubblica.it
La travagliata storia recente dell'Università telematica Niccolò Cusano e del suo presidente Stefano Bandecchi, segnata dall'accusa di una maxi evasione fiscale da 20 milioni di euro e da una serie di segnalazioni mosse dall'interno sui comportamenti non proprio ortodossi dell'imprenditore, travalica i confini dell'ateneo e sfiora anche il ministero dello Sviluppo Economico.
Al centro, stavolta, un bando pubblico per il sostegno alle piccole emittenti radio universitarie il cui plafond da 1 milione di euro - teoricamente da distribuire tra i progetti migliori - è stato quasi interamente fagocitato dalla radio di Bandecchi che di quel milione si è aggiudicata più della metà e precisamente 607.997 euro.
Siamo al dicembre del 2021 e il ministero, allora guidato dall'attuale ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, assegna il fondo Antonio Megalizzi, istituito in memoria del giovane giornalista vittima dell'attentato di Strasburgo dell'11 dicembre 2018. Bandecchi, coordinatore nazionale del partito di Angelino Alfano e finanziatore della campagna elettorale del candidato alla Regione Lazio di centrodestra, Francesco Rocca, riconosce nell'iniziativa un'opportunità per il suo ateneo e ci si butta.
francesco rocca stefano bandecchi
Come si legge sul sito del ministero, il progetto nasce infatti per sostenere e finanziare nuovi piani presentati dalle emittenti radiofoniche in collaborazione con le università "al fine di garantire un servizio di informazione radiofonica universitaria", tanto che lo stesso ministero emana un provvedimento che individua i criteri e le modalità per l'erogazione del finanziamento.
A leggere però i dettagli del bando, e soprattutto le clausole previste per la selezione, emerge fin da subito che solo in pochi potranno accedere ai fondi messi a disposizione dal dicastero. E infatti tra i "criteri prioritari" indicati dagli estensori del bando vengono richiesti la fruizione di un contributo economico da parte dell'università, l'aggregazione di più emittenti, la rappresentatività sul territorio nazionale.
In sostanza, nell'iniziativa ideata per sostenere le piccole radio, sono proprio le piccole radio quelle che rischiano più di altre di essere tagliate fuori. […] E così l'iniziativa che avrebbe dovuto promuovere le giovani novità diventa una scommessa che solo un soggetto solido e dalle dimensioni adeguate può sostenere. La prova dei fatti è data dalla graduatoria finale dei punteggi e quindi dei contributi concessi.
Del milione di euro messo a disposizione dal ministero su scala nazionale, oltre 600mila euro vanno alla Radio Massolina srl, la società di Radio Cusano Campus. Al secondo posto, con una distanza già abissale, si piazza CN Media srl, la società che edita un'altra radio importante, ovvero Radio Kiss Kiss, con 95mila euro, mentre 80mila euro vengono assegnati a Prima Radio. […]
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