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FURBACCHIONI DI CASA NOSTRA - UN 57ENNE DI ORIGINI SICILIANE, RESIDENTE A PISTOIA, FINGEVA DI ESSERE NULLATENENTE PUR AVENDO UN TENORE DI VITA ALTISSIMO: DOPO AVER SOTTRATTO RISORSE ALLE IMPRESE CHE AVEVA PORTATO AL FALLIMENTO TRA IL 2003 E IL 2022, L’UOMO AVEVA ACCUMULATO UN INGENTE PATRIMONIO – TRA AUTO, TERRENI, FABBRICATI, FUCILI DA COLLEZIONE E COMPLEMENTI DI ARREDO DI LUSSO, LA GUARDIA DI FINANZA GLI HA SEQUESTRATO OLTRE 600MILA EURO…
GUARDIA DI FINANZA - FRODE FISCALE
(ANSA) - Sulla carta era nullatenente, ma avrebbe tenuto un tenore di vita elevatissimo, grazie alle truffe e alle risorse sottratte alle imprese che aveva portato al fallimento tra il 2003 e il 2022. L'ostentazione del lusso dell'uomo, un 57enne di origine siciliana, ma da tempo residente in provincia di Pistoia, non è sfuggita all'attenzione della procura, della questura e della guardia di finanza di Pistoia che hanno ricostruito la genesi dell'ingente patrimonio, nonostante i singoli beni fossero stati intestati ai familiari dell'indagato.
GUARDIA DI FINANZA - PERQUISIZIONI
Dopo indagini e accertamenti patrimoniali sviluppati dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Pistoia, il procuratore e il questore cittadini hanno proposto all'Ufficio misure di prevenzione del tribunale di Firenze l'adozione di una misura di prevenzione, personale e patrimoniale nei confronti del 57enne, ai sensi della normativa antimafia.
Richiesta accolta dal tribunale di Firenze che ha così disposto il sequestro di tre fabbricati in provincia di Latina, 13 terreni nel comune di Montemurlo (Prato), due autovetture e tre polizze vita, per un valore complessivo di 126.000 euro. A sua volta la procura di Pistoia, nell'ambito di un parallelo procedimento penale, ha disposto ulteriori perquisizioni, anche nelle province di Pisa e Livorno, nei confronti del 57enne e di quattro familiari, ritenuti responsabili di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
Da qui il sequestro di altri beni di pregio e valori, di cui gli indagati non sono stati in grado di dimostrare, al momento, la legittima provenienza. Si tratta di denaro contante, sette fucili da collezione, 15 apparecchi hi-fi audio-video, oggetti e complementi di arredamento di lusso e di un'ulteriore autovettura, per un valore stimato di almeno 609.800 euro. Alle operazioni hanno collaborato anche personale anticrimine delle questure di Pisa e Latina, del gruppo mezzi tecnici del servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) della guardia di finanza di Roma e un'unità cinofila addestrata alla ricerca di valuta (cash dog) del 1/o nucleo operativo metropolitano Firenze.
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