DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto da www.repubblica.it
Occhio al vino, al piombo, ai capelli. Cosa lega queste tre cose apparentemente distanti tra loro? Una ricerca, secondo la quale Beethoven sarebbe diventato sordo a causa del piombo contenuto nei suoi capelli. Per colpa del vino. Ma andiamo per ordine.
Due ciocche di capelli di Ludwig van Beethoven potrebbero racchiudere la causa della sordità che tanto afflisse il compositore tedesco da quando aveva meno di 30 anni. Secondo due studiosi americani e un appassionato australiano, che hanno pubblicato i risultati delle loro analisi sulla rivista Clinical Chemistry, sarebbe stato il piombo, presente in dosi altissime nella capigliatura del compositore, ad averlo reso prematuramente sordo e a causare altri gravi problemi di salute, tra cui crampi addominali continui, flatulenza e diarrea, di cui Beethoven si lamentava spesso. […]
Una delle ciocche aveva 258 microgrammi di piombo per grammo di capelli, l'altra 380, ben oltre i livelli normali di 4 microgrammi per grammo: "Questa è la prova definiva che Beethoven fu esposto ad altre concentrazioni di piombo", ha detto Jannetto al New York Times.
I capelli di Beethoven hanno mostrato anche livelli di arsenico 13 volte più alti del normale e di mercurio 4 volte più alti, ma, a giudizio di Jannetto, sarebbe stato il piombo la causa dei molti malanni del compositore delle nove sinfonie.
Secondo David Eaton, un tossicologo della University of Washington non coinvolto nello studio, i problemi gastrointestinali di Beethoven si possono ricondurre all'avvelenamento da piombo e così anche la sordità, perché il piombo ad alte dosi attacca il sistema nervoso e potrebbe avergli distrutto l'udito.
Quanto alle ragioni della presenza di tanto piombo nei capelli del compositore, un altro esperto ha ipotizzato che venisse dal vino: secondo Jerome Nriagu, esperto in avvelenamenti da piombo nella storia e professore emerito alla University of Michigan, il piombo era usato nell'Ottocento per addolcire il vino a buon mercato come quello che Beethoven amava bere in larghe quantità.
Il musicista, ricorda Meredith, scolava circa una bottiglia di vino al giorno: "Pensava che facesse bene alla salute, ma negli ultimi anni era diventata una dipendenza", ha aggiunto lo studioso di San Jose, ricordando che "negli ultimi giorni prima della morte, nel 1827 a 56 anni, gli amici glielo davano a cucchiaini".
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
FLASH! – MARIA ROSARIA BOCCIA CONTRO TUTTI: L’EX AMANTE DI GENNY-DELON QUERELA SANGIULIANO (GIÀ…
DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…