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DEMONIO D’AMMONIO – A BEIRUT È ALLARME CHIMICO PER LE ESALAZIONI TOSSICHE, MA C'È ANCHE UN GROSSO PROBLEMA ECONOMICO-SOCIALE: NEL PORTO C’ERA L’85% DELLE RISERVE DI CEREALI DEL PAESE E TUTTE LE SCORTE SONO STATE CONTAMINATE – AI DOMICILIARI TUTTI QUELLI CHE HANNO AVUTO A CHE FARE CON LA GESTIONE DEL NITRATO D’AMMONIO SEQUESTRATO NEL 2014 AL RUSSO IGOR GRECHUSHKIN E RIMASTO LÌ NONOSTANTE ALMENO SEI ALLARMI DEI FUNZIONARI DOGANALI…
porto di beirut dopo l'esplosione
SU BEIRUT SPUNTA LA PISTA RUSSA. NEL SENSO DELL'ARMATORE CHE ABBANDONÒ IL CARICO DA 2.750 TONNELLATE DI NITRATO DI AMMONIO DOPO ESSERE STATO BECCATO DALLE AUTORITÀ LIBANESI CON IL PERICOLOSISSIMO CARICO. IGOR GRECHUSHKIN, CON BASE A CIPRO, NEL 2014 AVEVA QUESTA NAVE CON BANDIERA MOLDAVA, SALPATA DALLA GEORGIA E DIRETTA NEL MOZAMBICO
il porto di beirut prima dell'esplosione
Strage a Beirut, sei allarmi ignorati «Arrestare i responsabili del porto
Marco Ventura per “il Messaggero”
Il day after di Beirut ha il volto di una città ufficialmente dichiarata disastrata dal governo libanese, con tre giorni di lutto e diversi ospedali distrutti dalla terribile esplosione di martedì, con i malati di Covid costretti in strutture da campo e gli altri nosocomi al collasso, la disperata ricerca di sangue, medici e infermieri, e l'allarme dell'Unicef per la situazione dei bambini, i più fragili i più colpiti, lo spettro di un avvitamento della già catastrofica crisi economico-finanziaria e politica del Paese dei Cedri, di Beirut la Parigi del Medio Oriente, e la corsa del mondo a mandare aiuti.
il porto di beirut dopo l'esplosione
IL BILANCIO
Il bilancio delle vittime ieri sera parlava di 135 morti e 5mila feriti. Molti purtroppo i dispersi, sepolti dalle macerie con le squadre di soccorso. Come nell'11 Settembre. Uccisi 16 pazienti e dipendenti del Saint George University Hospital, 4 erano infermieri.
Ed era una delle maggiori cliniche private impegnate nella lotta al Covid-19. L'entità della devastazione provocata dalla deflagrazione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio stoccate nel porto è come se fosse stata provocata da un terremoto di magnitudo 3.3.
il presidente michel aoun in visita al porto di beirut
I quartieri orientali cristiani più vicini al porto sono quelli investiti direttamente: Mar Mikhael, Geitawi, Ashrafieh, Bourj Hammoud. Ma ci sono anche una base Unifil e molte residenze internazionali. Ferita gravemente la moglie dell'ambasciatore dei Paesi Bassi. La rappresentanza è stata colpita in pieno.
IL FUTURO
esplosione al porto di beirut 1
C'è chi parla di classe media di Beirut ridisegnata dalla tragedia. Per tutti i libanesi si annunciano adesso giorni spaventosi, perché nel porto c'erano i silos del grano, l'85 per cento delle riserve cereali del Libano e anche se il ministro dell'Economia e Commercio rassicura i connazionali dicendo che c'è da mangiare a sufficienza, tutte le scorte del porto, anche quelle non annientate, devono considerarsi contaminate dalle sostanze tossiche sprigionate da incendi e deflagrazione.
C'è quindi un allarme chimico, che sembra ridursi di ora in ora con il deposito delle sostanze a terra. Il presidente della Repubblica, Michel Aoun, ha convocato una riunione con il governo, chiedendo che i responsabili siano presto individuati.
L'esecutivo ha chiesto alla magistratura militare di mettere agli arresti domiciliari durante l'inchiesta tutti i responsabili che nel porto hanno avuto a che fare con la gestione del nitrato di ammonio, che secondo il ministro dell'Interno, Mohammed Fehmi, vi era stoccato dal 2014.
I funzionari doganali inviarono cinque/sei lettere ai giudici tra il 2014 e il 2017 chiedendo loro cosa fare del carico sequestrato, che venne messo nel deposito numero 12 del porto. Le richieste dei funzionari sono sempre cadute nel vuoto.
LO SCENARIO
il silo di grano distrutto nel porto di beirut
La misura dello scenario da ecatombe è data anche dalle immagini della nave da crociera,la Orient Queen, di proprietà dell'imprenditore libanese Mari Abu Mehri, stava attraccando e si è lentamente eclissata: i due membri dell'equipaggio rimasti uccisi vengono chiamati martiri, difficile in Medio Oriente distinguere le tragedie accidentali dal lessico della guerra.
Ci sono poi i senza casa, i numeri oscillano fra 250mila e 300mila. Per la Federazione alberghiera libanese, il 90 per cento degli Hotel nella capitale è stato danneggiato. Intanto il Tribunale speciale dell'Onu ha deciso di rinviare al 18 agosto la sentenza, in origine prevista per venerdì, sulla morte dell'ex primo ministro Rafik Hariri. I tafferugli scoppiati tra seguaci e avversari di Hariri che punta l'indice contro i terroristi sono già una prima avvisaglia dell'onda d'urto politica del grande boato di martedì.
facciate distrutte nei palazzi di beirut
beirut distruzione dopo l esplosione
beirut il giorno dopo l'esplosione 6
beirut il giorno dopo l'esplosione 4
beirut il giorno dopo l'esplosione
feriti a beirut
LIBANO - ESPLOSIONE A BEIRUT
si cercano superstiti a beirut
beirut il giorno dopo l'esplosione
il deposito esploso a beirut
esplosione a beirut
il silo di grano nel porto di beirut
beirut il giorno dopo l'esplosione 1
beirut il giorno dopo l'esplosione 2
beirut il giorno dopo l'esplosione 3
beirut il giorno dopo l'esplosione 5
feriti tirati fuori dalle macerie a beirut
feriti a beirut 2
feriti a beirut 3
beirut distruzione dopo l esplosione
la nave rhosus
esplosione al porto di beirut
beirut il giorno dopo l'esplosione 1
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