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1 - BENZINA A 2 EURO AL LITRO, PER UN PIENO CIRCA 20 EURO IN PIÙ RISPETTO A NOVEMBRE 2020
Ondata di rincari per la benzina in occasione del ponte del 1 novembre, con “una raffica di incrementi dei listini che supera in numerosissimi distributori della penisola la soglia psicologica dei 2 euro al litro“. Lo denuncia il Codacons.
Benzina a 2 euro al litro: aumenti da incubo
“Da nord a sud Italia si sono registrati nelle ultime ore ulteriori rincari dei listini alla pompa – afferma il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – con la benzina che oramai in modalità servito viaggia già oltre i 2 euro al litro.
Aumenti che hanno aggravato la spesa degli italiani che si sono spostati in auto in occasione del Ponte dell’1 novembre e che portano un pieno di verde o di gasolio a costare oggi circa 20 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020”.
Famiglia media spende 430 euro in più all’anno
“A causa del caro-benzina una famiglia media spende oggi circa 430 euro in più su base annua solo per i maggiori costi di rifornimento, conto purtroppo destinato a salire nelle prossime settimane a causa dell’escalation dei listini alla pompa”, prosegue Rienzi, secondo il quale “gli effetti di tale situazione rischiano di essere devastanti per le tasche dei cittadini e avranno ripercussioni negative sul potere d’acquisto dei consumatori e sui consumi di Natale”.
2 - PANE E PASTA DOPO GAS, LUCE E CARBURANTE: FORTI RINCARI PER LE FAMIGLIE ITALIANE
Nuovi e forti rincari per le famiglie italiane. Dopo gas, luce e carburante, ecco l’aumento esponenziale anche del pane e della pasta. Questi ultimi aumenti sarebbero causati da due fattori: l’aumento del costo del trasporto e la drastica diminuzione delle scorte in relazione alla domanda.
Pane e pasta dopo gas, luce e carburante: l’effetto dei nuovi rincari sulla spesa
Stando ad una indagine di Federconsumatori, riportata da tgcom24.mediaset.it, l’aumento di carburante, gas e luce sta avendo un effetto a cascata anche sulla spesa.
bonucci chiellini pastasciutta
Infatti, da marzo a ottobre 2021 il costo della farina è aumentato del 38% sfondando la soglia dell’euro (1,09), la pasta integrale è aumentata del 33% toccando quota 2,90 euro, il pane è salito dell’11% e adesso costa 3,86 euro al chilo.
Come detto, il recente e forte aumento di pane e pasta sarebbe causato principalmente da due fattori. Il primo è l’aumento del costo del trasporto. Questo aumento è scaturito dal fatto che il costo del noleggio dei container è balzato alle stelle dopo le perdite economiche per la pandemia. Il secondo è la minore disponibilità di scorte in relazione alla domanda.
Pane e pasta dopo gas, luce e carburante: Federconsumatori segnala tutti i rincari all’Antitrust
Come riporta tgcom24.mediaset.it, Federconsumatori si è mossa segnalando all’Antitrust tutti i rincari per “verificare la sussistenza di ipotesi di cartello sui prezzi dei prodotti alimentari, così come avvenuto nel 2008″.
Diventa fondamentale sanzionare chi di dovere e monitorare il mercato da “intollerabili fenomeni speculativi, che andrebbero ad aggravare ulteriormente i già forti rincari in atto, con forti danni alle famiglie e all’intero sistema produttivo”, scrive in una nota.
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