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BEPPE SALA, RESTA O SI DIMETTE? IL SINDACO DI MILANO E’ DIVORATO DAI DUBBI: LUNEDI’ RIFERIRA’ IN CONSIGLIO COMUNALE DOPO L’INCHIESTA SULL’URBANISTICA – IL PD HA POSTO LE CONDIZIONE PER LA SUA PERMANENZA: DIMISSIONI DELL’ASSESSORE ALLA RIGENERAZIONE URBANA, GIANCARLO TANCREDI, E CAMBIO DI ROTTA SULL’URBANISTICA (MAGARI CON LA NOMINA DI UNA FIGURA DI GARANZIA, TIPO FRANCO GABRIELLI), ANCHE PER EVITARE SCONTRI CON LA PROCURA E SEGNARE UNA DISCONTINUITÀ FORTE RISPETTO AL PASSATO – SULLA VENDITA DELLO STADIO SAN SIRO, I DEM CHIEDONO PRUDENZA, VISTA LA TEMPESTA GIUDIZIARIA, MENTRE SALA TIRA DRITTO: VUOLE APPROVARE LA DELIBERA GIÀ LA SETTIMANA PROSSIMA…
1 - I TORMENTI DI SALA: NON SO SE ANDARE AVANTI TANCREDI VERSO L’ADDIO PD: URBANISTICA, SI CAMBI
Estratto dell’articolo di Maurizio Giannattasio per il “Corriere della Sera”
I PROTAGONISTI DELL INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULL URBANISTICA
Divorato dai dubbi. Se continuare, andare avanti, o meno. Nonostante ieri sia arrivata una delle tessere fondamentali del puzzle per continuare la corsa: l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, durante un incontro durato due ore con il sindaco Beppe Sala, ha dato la sua disponibilità a rimettere il mandato. Non c’è ancora nessuna ufficialità. Potrebbe arrivare lunedì quando Sala andrà in aula a riferire al Consiglio comunale. Ma potrebbe essere anche il contrario. A fare un passo indietro non sarebbe Tancredi, ma lo stesso sindaco.
Sala si è preso il weekend prima di decidere, tormentato dai dubbi, ma sicuramente non saranno le condizioni richieste dal Pd — dimissioni di Tancredi e cambio di rotta sull’urbanistica — a determinare la sua scelta finale. […] a Sala interessa la sua integrità personale. Si sente vittima di una grave ingiustizia, ritiene che ci sia una distanza siderale tra il tono delle carte della Procura e i fatti oggettivi. Questi due giorni serviranno per ponderare i pro e i contro, dove i pro non sono i vantaggi e i contro non sono la perdita della poltrona.
Precondizioni. Che determineranno tutto il resto. Se decidesse di restare al suo posto, lunedì potrebbe essere l’occasione buona per dare qualche indicazione sul successore di Tancredi: una figura terza, di garanzia, in discontinuità. Qualcuno il cui identikit dovrebbe assomigliare a quello di Franco Gabrielli, che fino a pochi mesi fa è stato il consulente del sindaco per la sicurezza. Non sarà facile trovarlo.
[…] se Sala decidesse di restare al suo posto, il puzzle che si va componendo richiede specialisti nel maneggiare le tessere del gioco. […] Che deve tenere conto di spinte e controspinte. A partire da quelle indicate dal Pd, il partito di maggioranza relativa della coalizione. Non è un caso che ieri, dopo un paio di giorni di silenzio «pubblico» (in privato era arrivata una telefonata) la segretaria Elly Schlein abbia finalmente affidato a un comunicato il suo appoggio a Sala. Una tempistica precisa, scattata quando ormai c’era la sicurezza che Tancredi fosse pronto a fare un passo indietro. Era una delle condizioni poste dal Pd per rimarcare pubblicamente il sostegno al sindaco.
L’altra condizione è quella di evitare scontri con la Procura e segnare una discontinuità forte rispetto al passato. Di questo si è parlato in una riunione interminabile tra il primo cittadino e la pattuglia milanese del Pd. […] il sindaco è intenzionato a riprendere in mano il pallino e vuole essere il regista dell’operazione. Qualunque essa sia: avanti fino al 2027 o in alternativa voto anticipato. Nella riunione fiume si sono toccati tutti i temi. Compresa la vendita dello stadio di San Siro.
E proprio qui si tocca con mano la differenza tra la prudenza della politica e di chi è arrivato alla politica dopo un percorso completamente differente. La prudenza che consiglia di rimandare a tempi migliori la vendita di San Siro — finita obliquamente nelle carte della Procura — ha trovato la netta opposizione di Sala. Il primo cittadino è intenzionato a approvare la delibera già la settimana prossima, nonostante il Pd cerchi di allungare i tempi vista la tempesta giudiziaria. […]
2 - DUE ORE DAL SINDACO, POI VIA IN SCOOTER «RISPONDERÀ PUNTO SU PUNTO AL GIUDICE»
Estratto dell’articolo di Chiara Evangelista per il “Corriere della Sera”
Davanti ai cronisti ieri la strategia adottata è stata quella del silenzio. Ma mercoledì davanti al giudice lo scenario sarà diverso. L’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, risponderà alle domande del gip, Mattia Fiorentini. Tancredi vedrà oggi il suo legale per definire la linea difensiva in vista dell’interrogatorio in cui si deciderà se disporre nei suoi confronti gli arresti domiciliari. La misura potrebbe essere condizionata dalla rassegna delle dimissioni dalla giunta. Un passo che ormai sembra inevitabile.
Due ore di faccia a faccia ieri con il sindaco Beppe Sala in cui Tancredi si è detto «disponibile» a lasciare il suo incarico dopo le contestazioni di falso e corruzione da parte della Procura del capoluogo lombardo. Il passo indietro del titolare delle deleghe all’urbanistica ormai è vicino e dietro la scelta di lasciare l’incarico ci sarebbero delle ragioni di opportunità politica, per permettere alla giunta del sindaco Sala di continuare il proprio operato portando avanti i dossier ancora in sospeso. Tra questi l’ affaire San Siro e, guardando in avanti, le Olimpiadi invernali nel 2026. […]
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