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L'AMBROGINO, CHE CASINO! - DOPO LA POLEMICA SOLLEVATA PER IL PREMIO CHE VERRA' ASSEGNATO AL COMICO ANDREA PUCCI (NONOSTANTE I SUOI INSULTI OMOFOBI E SESSISTI RICORDATI DA SELVAGGIA LUCARELLI), IL SINDACO DI MILANO, BEPPE SALA, SI SCATENA: "SE MI CHIEDETE DI DIRE CHE NELLA NOMINA DEGLI AMBROGINI NON C’È STATO CLIENTELISMO, IO NON POSSO DIRLO" - "A VOLTE SI DÀ A CHI ATTACCA LA GIUNTA. OGNI ANNO VENGONO PROPOSTE PERSONE CHE FANNO COMODO A UNA PARTE POLITICA..."

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Estratto dell'articolo di Maurizio Giannattasio per il “Corriere della Sera”

 

beppe sala

Da mercato delle vacche a «clientelismo» per favorire la propria parte politica. Scoppia il caso Ambrogini, la massima onorificenza cittadina concessa a chi ha dato lustro alla città. A finire nel mirino, prima dei social e di Selvaggia Lucarelli e poi dello stesso sindaco, Beppe Sala, sono state le assegnazioni di quest’anno. Tra cui quella avanzata dalla Lega al comico Andrea Pucci che in passato non ha risparmiato insulti alla segretaria del Pd, Elly Schlein («Alvaro Vitali e Pippo Franco insieme») e battute omofobe al concorrente del Grande Fratello, Tommaso Zorzi.

 

AMBROGINO D ORO A CHIARA FERRAGNI E FEDEZ

Sala non ha fatto nomi, ma quando è intervenuto in aula consigliare per difendere la sua assessora contro cui era stata presentata una mozione di sfiducia da parte del centrodestra, è sbottato: «È il momento di dividere le persone tra quelle per bene e quelle che non lo sono — è stato l’attacco durissimo del primo cittadino — tra quelle che lavorano, magari facendo degli errori, e quelli che non fanno molto.

 

Dico solo che il Consiglio comunale, il giorno dopo la dimostrazione che ha dato sulla scelta clientelare degli Ambrogini si permetta di presentare una mozione del genere contro una persona che lavora, è vergognoso». Caos in aula. Seduta interrotta. Richiesta di scuse. Ma Sala è irremovibile e rincara la dose:

 

«Se mi chiedete di dire che nella nomina degli Ambrogini non c’è stato clientelismo, io non posso dirlo. Se ognuno apre Google e cerca clientelismo, leggerà che è un sistema di rapporti tra persone basato sul favoritismo, soprattutto in campo politico, in nome di un reciproco interesse. Quello che io affermo è che a volte si dà l’Ambrogino a chi attacca la giunta. Io lo vedo così: ogni anno vengono proposte persone che fanno comodo a una parte politica, perché durante l’anno hanno operato per screditare la giunta».

 

87 beppe sala

[...] Il passaggio cruciale è stato quando la delega è passata dalle mani del sindaco al Consiglio comunale, e quindi ai partiti. [...] Se in anni recenti le critiche ci sono state per l’Ambrogino a Chiara Ferragni e Fedez, bisogna ricordare anche i gran rifiuti: Dario Fo nel 1997, Robert De Niro nel 2004, Elio e le Storie Tese nel 2008 che però poi nel 2018, con una maggioranza di centrosinistra al governo, accettarono l’onorificenza. [...]

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