“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
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Continua la scure di Papa Francesco contro lo spreco e i lussi in Vaticano. L'ultimo episodio mercoledì' sera nel tardo pomeriggio quando Bergoglio ha intercettato una macchina di gran cilindrata, con autista, parcheggiata nel Cortile di San Damaso. E' partita subito la caccia all'utilizzatore dell'Audi grigia super attrezzata. Un Cardinale ? Un ministro in visita di Stato?
Con grande disappunto il Papa è stato informato dal servizio di sicurezza che era di una protetta del Cardinale Segretario di Stato, la professoressa Mariella Enoc voluta proprio da Parolin a Presidente del Bambin Gesù. "Se il Papa gira con una Focus non è ammissibile che altri percorrano le piccole strade dello Stato Pontificio con auto di lusso per di più' parcheggiata in un Cortile riservato solo per le grandi visite di Stato", l'anatema partito da Santa Marta. Bergoglio su queste situazioni non scherza proprio pare stia già facendo partire audit sulle spese di rappresentanza del Bambin Gesù' che imbarazza molto la Segreteria di Stato.
2 - VATICANO: ACCORDO TRA AIF E BANCA D'ITALIA PER VIGILANZA
(ANSA) - L'Autorità di informazione finanziaria, (Aif) e la Banca d'Italia hanno concluso un accordo di cooperazione finalizzato a facilitare, su base di reciprocità, lo scambio di informazioni in materia di vigilanza finanziaria. Lo comunica la sala stampa vaticana.
L'accordo porta la data di oggi, e "consente a entrambe le Autorità di ampliare i canali informativi per vigilare sui rapporti tra gli intermediari italiani e gli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano". L'accordo prevede, "tra le altre, clausole sulla riservatezza e sull'utilizzo di informazioni".
L'accordo firmato oggi segue quello già siglato tra Aif e Unità di Informazione finanziaria (Uif) per l'Italia nel 2013, per la collaborazione nella prevenzione e nel contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Hanno firmato il testo, per l'Aif il presidente, René Brulhart e il direttore Tommaso Di Ruzza, e per la Banca d'Italia il governatore, Ignazio Visco e il capo dipartimento vigilanza, Carmelo Barbagallo.
"L'accordo - ha affermato Brulhart - stabilisce un canale istituzionale per lo scambio di informazioni tra l'Aif e la Banca d'Italia, che rafforza ulteriormente la cooperazione bilaterale tra Santa Sede e Italia nella comune lotta contro gli illeciti di natura finanziaria". Di Ruzza ha invece commentato che "si tratta di un importante passo con il quale le due Autorità di vigilanza potranno monitorare le relazioni tra i rispettivi enti vigilati, favorendo la trasparenza delle attività e la stabilità dei due sistemi finanziari, obiettivi cruciali considerato anche l'attuale scenario europeo e internazionale".
L'AIF è l'Autorità competente della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per la vigilanza e regolamentazione finanziaria e per l'intelligence finanziaria, istituita da Benedetto XVI il 30 dicembre 2010 e consolidata da papa Francesco con lo Statuto del 15 novembre 2013.
L'AIF ha sinora siglato accordi di cooperazione con le Autorità di vigilanza di vari Stati esteri, fra i quali Brasile, Germania, Lussemburgo, Polonia e Stati Uniti d'America. Nella funzione di Autorità competente per l'informazione finanziaria, è nel "Gruppo Egmont" dal 2013 e ha siglato accordi di cooperazione con le Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di vari Stati esteri, fra i quali Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cipro, Cuba, Francia, Germania, Italia, Lichtenstein, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Paraguay, Perù, Polonia, Regno Unito, Romania, San Marino, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d'America, Sud Africa, Svizzera, Ungheria.
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