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ORA CHE BERGOGLIO NON C’È PIÙ, PADRE GEORG PROVA A RESUSCITARE LA SUA CARRIERA – L’EX SEGRETARIO PARTICOLARE DI BENEDETTO XVI RIVELA: “CON FRANCESCO IL RAPPORTO NON ERA SEMPRE FACILE, MA PRIMA CHE MORISSE SONO ANDATO DA LUI E MI SONO SCUSATO” (L’ALTRO TANTO NON PUÒ SMENTIRE) – “LE SCELTE SULLA MESSA IN LATINO HANNO DANNEGGIATO LA PACE LITURGICA. C’È STATO QUALCOSA CHE NON FUNZIONAVA E IO NON HO CHIUSO GLI OCCHI E HO CHIESTO SCUSA”. QUELLO CHE NON HA FUNZIONATO È CHE GEORG NON HA PERSO OCCASIONE PER SVELENARE CONTRO IL PONTEFICE ARGENTINO. CHE POI, DA BUON GESUITA, SI È VENDICATO...

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PADRE GEORG GAENSWEIN E PAPA FRANCESCO

(AGI) - Monsignor Georg Gaenswein, per anni segretario particolare di Benedetto XVI e oggi nunzio apostolico in Lituania, ha rivelato pubblicamente di essersi riconciliato con Papa Francesco poco prima della morte del Pontefice argentino.

 

Lo ha raccontato a margine della presentazione di un volume di omelie inedite di Joseph Ratzinger, quasi come una parentesi intima emersa in un contesto dedicato al magistero del Papa emerito.

 

"Con Francesco non era sempre facile il rapporto - ha ammesso Gaenswein - ma prima che morisse sono andato da lui e mi sono scusato". Parole che restituiscono con schiettezza la complessità di un legame segnato negli anni da tensioni, incomprensioni e silenzi, amplificati spesso dal dibattito pubblico e dalle dinamiche di Curia.

 

padre georg gaenswein alla messa in memoria di ratzinger 2

"La realtà è realtà: c’è stato qualcosa che non funzionava e io non ho chiuso gli occhi e ho chiesto scusa", ha aggiunto il presule, riconoscendo un passaggio di verità personale che per lungo tempo era rimasto confinato nel riserbo.

 

Il racconto di Gaenswein si inserisce nella stagione successiva alla morte di Benedetto XVI, quando il suo ruolo, la sua collocazione e le sue parole sono state oggetto di un'attenzione mediatica intensa, soprattutto dopo la pubblicazione delle sue memorie. Il rapporto con Papa Francesco, a volte descritto come segnato da distanze difficili da colmare, appare ora in una luce diversa, più umana e più diretta.

 

benedetto xvi padre georg gaenswein

Gaenswein ha ricordato anche di essersi recato, lo scorso giugno, nella basilica di Santa Maria Maggiore: "Sono andato sulla tomba di Francesco. E ho pregato". Un gesto sobrio, quasi una conclusione simbolica di un percorso fatto di fratture e ricomposizioni, affidato alla preghiera e al silenzio.

 

L'ammissione del nunzio in Lituania apre una finestra sul dietro le quinte di uno dei rapporti più discussi degli ultimi anni all'interno della Chiesa cattolica, e allo stesso tempo restituisce l'immagine di un cammino di riconciliazione che, pur tra difficoltà e chiarimenti tardivi, si è compiuto prima della morte del pontefice argentino.

 

Mons. Gaenswein, 'scelte Francesco su messa in latino hanno danneggiato la pace'

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 11 DIC - Sulla messa in latino "la situazione con Traditionis custodes era molto delicata e difficile. Per salvarla, ho detto che è meglio di ripensarla secondo la soluzione che papa Benedetto ha proposto" nel senso cioè della liberalizzazione. Lo dice l'ex segretario personale di Joseeh Ratzinger, mons. Georg Gaenswein, che domani vedrà papa Leone in udienza privata. "Secondo me la decisione di Benedetto XVI aveva portato una pace liturgica all'interno della Chiesa Universale e questa pace purtroppo è stata danneggiata", ha aggiunto in riferimento ai provvedimenti di Francesco, "ora si deve fare tutto per ritrovarla"

Padre Georg Ganswein bacia la bara di ratzingerPADRE GEORG BERGOGLIOPADRE GEORG GANSWEIN BACIA LA BARA DI JOSEPH RATZINGERPADRE GEORG GANSWEIN BACIA LA BARA DI JOSEPH RATZINGERGEORG GAENSWEIN ALESSANDRA BORGHESEPADRE GEORG GANSWEIN BACIA LA BARA DI JOSEPH RATZINGERPADRE GEORG GANSWEIN