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BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO – “IL CONSUMO DEI VINI ROSÉ È IN AUMENTO UN PO’ OVUNQUE ANCHE SE FINO A QUALCHE TEMPO FA ERANO VISTI CON DIFFIDENZA. QUESTO TIPO DI VINO IN ITALIA NON SI FA PARLARE DIETRO. OGGI UN PO’ OVUNQUE SI PRODUCE ROSATO DI OTTIMA QUALITÀ: DA UVE SANGIOVESE IN ROMAGNA, MA ANCHE SULLA COSTA TOSCANA. CI SONO ROSATI MOLTO APPEZZATI E RICHIESTI DA NERELLO SULL’ETNA E POI I CERASUOLO DI VITTORIA..."
Estratto dell’articolo di Cristiana Lauro per www.ilsole24ore.com
I dati parlano chiaro: il consumo dei vini rosé è in aumento un po’ ovunque anche se fino a qualche tempo fa erano visti con diffidenza, quasi come si trattasse di tagli grossolani fra vini rossi e bianchi. Una specie di mischione da “piccolo chimico”.
[…] La moda del momento – destinata pertanto a passare, poiché non ho dubbi che fra due o tre anni parleremo d’altro – chiede a gran voce i rosati dal colore appena accennato, detto anche “buccia di cipolla”. Quelli alla provenzale, alla francese, tanto per intenderci (e tanto per cambiare, aggiungo io). Vini rosé fin qui bistrattati e che oggi, purché francesi, in tanti sono disposti a pagare anche 50/60 euro in carta al ristorante. Ecco, un po’ troppo, a mio avviso.
È bene tenere presente che la suddetta categoria di vini in Italia è sempre esistita e di solito non si faceva parlare dietro. Addirittura in alcune regioni come la Puglia – o l'Abruzzo coi suoi Cerasuolo – questa tipologia, sebbene di colore tutt’altro che “provenzale”, ha sempre visto consumi di tutto rispetto, a differenza di altre aree del nostro paese dove la moda si è affacciata di recente.
Diverso è il discorso del nord Europa, ad esempio, che ha sempre fatto largo consumo di rosé. Oggi un po’ ovunque in Italia si produce rosato di ottima qualità: da uve Sangiovese in Romagna, ma anche sulla costa toscana. Ci sono rosati molto appezzati e richiesti da Nerello sull’Etna e poi i Cerasuolo di Vittoria.
Insomma il rosato, se di qualità, è un ottimo vino che può essere consumato anche a tutto pasto, non solo come aperitivo. Se poi seguite la mia dritta dell’abbinamento cromatico come punto di partenza per la scelta, troverete molti piatti di pesce della nostra cucina tradizionale a lieve macchiatura di pomodoro che con un buon bicchiere di rosato si sposano perfettamente.
Il Cacciucco alla livornese, per esempio, è perfetto con un rosato della costa toscana, così da far diventare l’abbinamento cromatico anche regionale. Quella dell'abbinamento cromatico potrebbe sembrare una dritta per principianti ma datemi retta: non lo è! Anzi, molto spesso funziona, senza star lì troppo a ragionare col piatto davanti che poi diventa freddo. […]
Ora che state diventando piccoli esperti di vini – più o meno rosé – e vi starete chiedendo cosa sia una pressa orizzontale, ma soprattutto tecnicamente come faccia l'uva a diventare vino, non vi viene curiosità di andare oltre? Il mondo del vino ha un fascino tutt’altro che scontato.
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