papa leone e abu mazen

“BISOGNA PERSEGUIRE LA PROSPETTIVA A DUE STATI” - CONTINUA L’INCESSANTE LAVORO DI PAPA LEONE PER LA PACE A GAZA: IN VATICANO HA ACCOLTO IL PRESIDENTE PALESTINESE ABU MAZEN IN CONCOMITANZA CON IL 10° ANNIVERSARIO DELL’ACCORDO GLOBALE TRA LA SANTA SEDE E LO STATO DI PALESTINA - DOPO LO SCAMBIO DI DONI, IL PONTEFICE HA PARLATO DI “URGENZA DI PRESTARE SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE CIVILE A GAZA” E IL PRESIDENTE HA MESSO SUL TAVOLO LA DISASTROSA SITUAZIONE IN CISGIORDANIA, DOVE I PALESTINESI CONTINUANO A ESSERE PRESI DI MIRA DA COLONI ISRAELIANI… VIDEO

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VIDEO: PAPA LEONE INCONTRA ABU MAZEN IN VATICANO

 

Estratto dell’articolo di Iacopo Scaramuzzi per www.repubblica.it

 

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Papa Leone XIV ha parlato al presidente palestinese Abu Mazen, come tutti chiamano Mahmoud Abbas, della “urgenza di prestare soccorso alla popolazione civile a Gaza e di porre termine al conflitto, perseguendo la prospettiva della soluzione a due Stati”. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede.

 

“Nella mattinata di oggi, 6 novembre 2025, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, S.E. il Sig. Mahmoud Abbas, Presidente dello Stato di Palestina, in concomitanza con il 10° anniversario dell’Accordo Globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina (26 giugno 2015)”, si legge in una nota ufficiale.

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“Durante il cordiale colloquio, è stata constatata l’urgenza di prestare soccorso alla popolazione civile a Gaza e di porre termine al conflitto, perseguendo la prospettiva della soluzione a due Stati". […] Nel 2015 la Santa Sede ha riconosciuto lo Stato di Palestina.

 

Abu Mazen, da parte sua, “ha ringraziato il Papa per la sua posizione favorevole al raggiungimento di una pace giusta in Palestina e per i suoi ripetuti appelli ad alleviare le sofferenze del popolo palestinese”, riferisce l’agenzia stampa palestinese Wafa.

 

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Dopo aver ricordato lo storico sostegno assicurato dalla Santa Sede alla Palestina, e assicurato l’impegno a “rafforzare la presenza cristiana in Palestina”, il presidente “ha informato Sua Santità Papa Leone XIV sugli ultimi sviluppi in Palestina, in particolare sulla grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, sull'escalation israeliana in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, sulle difficili condizioni a Betlemme, luogo di nascita di Gesù Cristo, sui continui crimini di terrorismo e espansione coloniale dei coloni e sulla violazione della santità dei luoghi sacri cristiani e musulmani”, specialmente a Gerusalemme Est.

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Abbas ha poi “sottolineato l'importanza di preservare lo status storico e giuridico dei luoghi sacri islamici e cristiani a Gerusalemme, la necessità di garantire la libertà di culto e la libertà di accesso a questi luoghi, e la necessità di proteggere la Città Santa di fronte alle politiche unilaterali che ne minano l'identità e il carattere culturale”.

 

La priorità, ora, è “consolidare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”, ha concluso il presidente palestinese a quanto riferito da Wafa, “fornire aiuti, liberare ostaggi e prigionieri, garantire il ritiro israeliano, procedere con la ricostruzione, impedire lo sfollamento e l'annessione, consentire allo Stato di Palestina di assumersi le sue piene responsabilità nella Striscia e fermare l'indebolimento delle istituzioni statali palestinesi".

 

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Arrivato a Roma ieri sera, il presidente palestinese si è subito recato alla basilica di Santa Maria Maggiore per omaggiare la tomba di papa Francesco. Durante il suo pontificato Bergoglio ha avuto vari incontri negli anni con Abu Mazen, oltre che messaggi e colloqui telefonici. Al centro del colloquio la fragile tregua raggiunta a Gaza e la questione della Cisgiordania. […]

 

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“Sono venuto da Papa Francesco perché non posso dimenticare cosa ha fatto per la Palestina e per il popolo palestinese”, ha poi commentato Abu Mazen, “e non posso dimenticare che lui ha riconosciuto la Palestina senza che nessuno abbia dovuto chiedergli di farlo”. […]

 

Il 21 luglio scorso papa Leone ha avuto un colloquio telefonico con il presidente palestinese. Il 4 settembre ha ricevuto il presidente israeliano Isaac Herzog al quale ha chiesto, tra l’altro, di “garantire un futuro al popolo palestinese”. Robert Francis Prevost ha più volte telefonato al parroco di Gaza, Gabriel Romanelli: una abitudine avviata da Francesco che telefonava ogni sera alla parrocchia della Sacra famiglia nella Striscia.

 

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Il Papa nato a Chicago ha fatto più volte appello per i palestinesi: quando, ad esempio, a settembre ha espresso la propria “vicinanza al popolo palestinese a Gaza che continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili, costretto con la forza a spostarsi ancora una volta dalle proprie terre” e ha fatto l’ennesimo appello al cessate-il-fuoco e alla ricerca di una “soluzione diplomatica negoziata”.  […]

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Il presidente palestinese […] durante il suo soggiorno romano incontra anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni […]

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