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Blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Roma. I militari hanno arrestato 19 persone che appartengono a un' organizzazione criminale dedita al narcotraffico, radicata nella Capitale con base operativa e logistica nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca. Gli arrestati si erano organizzati in turni di lavoro per essere in grado di garantire lo spaccio dello stupefacente per tutto l'arco delle 24 ore. La banda impiegava inoltre giovani «vedette» che avevano il compito di avvisare in caso di arrivo delle Forze dell'Ordine.
L'indagine dei carabinieri è il proseguimento di quella condotta per l'omicidio del 17enne Federico Caranzetti, raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alla testa la sera dell'Epifania del 2014 nel quartiere di Tor Bella Monaca. Dagli accertamenti sarebbe emerso che il giovane poco prima di essere ucciso aveva avuto una violenta lite con alcuni spacciatori della zona.
C'era una donna di 45 anni con precedenti penali a capo dell'organizzazione dedita al narcotraffico sgominata dai carabinieri del Gruppo di Frascati a Tor Bella Monaca. A quanto accertato dagli investigatori, gestiva costantemente rilevanti quantitativi di cocaina: si calcola più di un chilo a settimana. Il sodalizio prevedeva tre livelli: un primo livello, costituito dalla donna e dal figlio 25enne, con ruolo propriamente direttivo.
Erano loro, scrupolosamente attenti ad evitare contatti materiali con lo stupefacente trafficato, a dirigere il gruppo, assumendo decisioni di tipo strategico sulle attività. C'era poi un secondo livello, a cui appartenevano tre sodali di maggiore fiducia che facevano da raccordo tra i vertici e gli spacciatori al dettaglio.
I contatti con la «piazza» venivano tenuti esclusivamente da loro tre, sempre rapidi nel dar conto ai capi dei turni dei pusher, del buon andamento dell'attività di spaccio o dell'esistenza di eventuali criticità. C'era poi il terzo livello costituito dagli spacciatori a dettaglio. Le indagini avrebbero consentito di ricostruire con esattezza l'organigramma dell'organizzazione e a documentare numerosissime attività di spaccio con appostamenti dall'alto dei palazzi per non essere visti.
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