jair bolsonaro

BOLSONARO HA SOLO UN MODO PER USCIRE DI PRIGIONE: L'AMNISTIA - L'EX PRESIDENTE BRASILIANO DEVE SCONTARE 27 ANNI E TRE MESI PER IL TENTATO IL GOLPE DEL 2022, QUANDO I SUOI SOSTENITORI ASSALTARONO IL PARLAMENTO A BRASILIA - BOLSONARO ERA AI DOMICILIARI FINO A QUANDO HA TENTATO DI MANOMETTERE IL BRACCIALETTO ELETTRONICO - I PARTITI CONSERVATORI BRASILIANI, SENZA UN LEADER, TENTANO DI SPINGERE PER FAR TORNARE IN LIBERTÀ L'EX PRESIDENTE...

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Patrizia Antonini per l'ANSA

 

jair bolsonaro donald trump

L'ingresso in carcere di Jair Bolsonaro, per scontare 27 anni e 3 mesi per il tentato golpe del 2022 in Brasile, aumenta la pressione sui partiti conservatori, che ora hanno un motivo in più per accelerare sul progetto di amnistia. Da quando la sentenza è passata in giudicato e dietro le spalle del leader si è chiusa la porta della prigione, tra i parlamentari del Partito liberale (PL) è iniziata una vera e propria mobilitazione.   

 

Se per il capo di Stato, Luiz Inacio Lula da Silva, la condanna di Bolsonaro è una 'lezione di democrazia", il senatore del PL Rogério Marinho, leader dell'opposizione al Senato, ha ribattuto definendo l'amnistia "un grido di giustizia di fronte alla persecuzione politica". E mentre gli evangelici pregano e cantano inni per la salvezza del leader di destra, negli ambienti progressisti si celebra a ritmo di samba, in un Paese che si avvia verso le presidenziali del 2026 sempre più polarizzato.   

 

jair bolsonaro in ospedale 5

Bolsonaro, che nei primi giorni di detenzione ha consumato solo pasti arrivati da casa, ha guardato a lungo la tv e si è concesso qualche bagno di sole, è stato affidato al controllo del giudice Alexandre de Moraes, da molti considerato il suo arci-nemico. Secondo le indicazioni del magistrato l'ex presidente potrà ricevere solo quattro visite a settimana, il martedì e il giovedì mattina. E sarà sempre Moraes a valutare un suo eventuale ritorno ai domiciliari.   

 

Il governatore dello stato di San Paolo, Tarcísio de Freitas, ha promesso che farà "tutto il possibile" per l'approvazione dell'amnistia, assicurando che nel caso venisse eletto presidente concederà la grazia a Bolsonaro. Ma le candidature elettorali si sono fatte una partita ancora più complicata, mentre la destra cerca il suo nuovo leader.   

 

Intanto a guidare le trattative sull'amnistia al Congresso è uno dei figli dell'ex presidente, il senatore Flávio. A lui il compito di sollecitare i vertici della Camera dei Deputati, Hugo Motta (Republicanos-PB), e del Senato, Davi Alcolumbre (União Brasil-AP), affinché mettano ai voti il disegno di legge per il perdono per i condannati dell'assalto ai palazzi della democrazia dell'8 gennaio 2023 a Brasilia, e per i cospiratori, che insieme a Bolsonaro cercarono di impedire l'insediamento di Lula. Una questione, quella dell'amnistia, già merce di scambio per l'ascesa di Motta e Alcolumbre nel Congresso.   

 

lula bolsonaro

Il disegno di legge, presentato dal deputato Marcelo Crivella (Republicanos-RJ), era stato approvato per la procedura d'urgenza il 17 settembre con 311 voti a favore, 163 contrari e sette astenuti, ma non è stato ancora discusso nel merito. Ora il relatore della proposta, il deputato Paulinho da Força (Solidariedade-SP), ha ribattezzato il testo come il ddl della Dosimetria, per modificare le regole di applicazione delle pene. E Paulinho con la Dosiometria spera davvero di poter salvare l'ex presidente.

jair bolsonaro in ospedale 2BOLSONARO ORBANJAIR BOLSONARO COL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE