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''BORO'' NERO - SCARCERATO IL BRACCIO VIOLENTO DI CARMINATI, RICCARDO BRUGIA, CONOSCIUTO COME ''ER BORO'', CHE HA PURE SCONTATO UNA PENA PER BANDA ARMATA AI TEMPI DEI NAR - CONDANNATO A 11 ANNI SI VEDE ''ER CECATO'' FARE IL SALUTO ROMANO PER RASSICURARE IL SUO COMPARE, 40 ANNI DI AMICIZIA: ''SULLA STRADA COMANDIAMO NOI''

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Estratto dall'articolo di Lirio Abbate per ''l'Espresso''

http://espresso.repubblica.it/attualita/2018/03/02/news/lascia-il-carcere-il-braccio-destro-di-massimo-carminati-dopo-condanna-a-11-anni-1.319048?ref=HEF_RULLO

 

Lo scorso luglio è stato condannato a 11 anni di carcere per associazione per delinquere, ma adesso i giudici del tribunale del riesame di Roma lo hanno messo fuori dal carcere, concedendogli gli arresti domiciliari. Si chiama Riccardo Brugia, conosciuto come “er boro”, è il braccio destro violento di Massimo Carminati, ritenuto il capo di “mafia Capitale”. Brugia è pure un appartenente dell'estrema destra, un ex dei Nuclei armati rivoluzionari, favoreggiatore di Cristiano Fioravanti, ha pure scontato una pena per banda armata. I vecchi criminali della Capitale e negli ambienti di detra lo ricordano pure come  “uno dei più grossi rapinatori di Roma”.

CARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTA

 

Gli inquirenti lo ritengono un componente del clan di mafia Capitale, uno degli organizzatori, il braccio “violento” del capo, con il quale collabora in tutte le attività che gli investigatori hanno evidenziato e ne coordina le attività criminali dell’associazione nei settori del recupero crediti e dell’estorsione, custodendo anche le armi di cui l'organizzazione disponeva. Adesso torna a casa.

 

Dal 6 marzo sarà uno dei 46 imputati nel processo d'appello a mafia Capitale che vede anche Carminati rispondere dell'accusa di associazione mafiosa. La loro amicizia dura da quarant'anni, ed entrambi sono entrati ed usciti dal carcere e per il Cecato rappresenta il suo uomo di fiducia al quale vengono affidate le missioni più delicate del clan.

BRUGIA GUARNERA CARMINATI INTERCETTAZIONI

 

Durante il processo in cui Brugia è stato condannato a 11 anni c'è un'immagine registrata dalle telecamere del tribunale in cui si vede l'esultanza di Carminati, con i modi che gli sono più consoni, che porta in un'aula di giustizia l'apologia del fascismo: rassicurare il suo coimputato e amico Brugia con il saluto romano.

 

Durante le indagini sono state registrate centinaia di conversazioni fra Carminati e Brugia ed emerge come il Cecato informava dettagliatamente il suo braccio destro degli affari in corso, coinvolgendolo direttamente nei rapporti con alcuni imprenditori.

 

carminati

Carminati, quando spiega a Brugia il “manifesto programmatico” dell’associazione, sottolinea di voler abbandonare il settore del recupero crediti e di voler utilizzare, sfruttandoli, imprenditori che possono eseguire le opere o fornire i servizi necessari per le commesse pubbliche: «noi dobbiamo andare diritti, cioè questi debbono essere i nostri esecutori, devono lavorare per noi. Non si può più fare come una volta…che noi arriviamo dopo…facciamo i recuperi». Poi i due descrivono la loro capacità criminale, e ne risultava accresciuto il senso di protezione da parte dei soggetti in contatto con Carminati: «sulla strada comandiamo noi».

 

massimo carminati

 

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