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UN BRANCO DI STRONZI – UN MINORENNE DISABILE È STATO AGGREDITO DA SEI COETANEI A LECCE: LA BABY GANG L’HA COLPITO CON CALCI E PUGNI NONOSTANTE LE URLA DISPERATE – GLI AGGRESSORI HANNO TRA I 15 E I 17 ANNI: HANNO FILMATO TUTTO PER POSTARE IL VIDEO SUI SOCIAL E SULLA CHAT “LA GANG DEL BOSCO” – LA VITTIMA È UN 16ENNE INVALIDO TOTALE: AFFETTO DA DIABETE, DI ORIGINI STRANIERE, HA RIPORTATO LA FRATTURA DI UNA COSTOLA E…

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IL VIDEO DEL RAGAZZO DISABILE AGGREDITO DA UNA BABY GANG A LECCE

https://www.lastampa.it/cronaca/2025/04/19/video/lecce_ragazzo_con_disabilita_aggredito_da_una_baby_gang_la_madre_diffonde_il_video_per_denunciare-15110473/?ref=twhpv

 

SEDICENNE INVALIDO TOTALE PESTATO DAL BRANCO: I PRESUNTI AGGRESSORI HANNO TRA I 15 E I 17 ANNI

Estratto dell’articolo di Valeria D’Autilia per www.lastampa.it

 

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Preso a calci, pugni e colpito anche con una cintura. Bersaglio del branco un minore disabile. È stato aggredito da sei coetanei che hanno continuato a infierire su quel corpo indifeso anche quando ormai era a terra. Poi sono fuggiti. Istanti violenti e drammatici, ripresi anche con il cellulare da una ragazzina che era con la baby gang e poi postati sui social.

 

In sottofondo, oltre alle urla della vittima e alle richieste disperate di fermarsi, si sente la voce del gruppo che si fa chiamare “La gang del bosco”. Gli aggressori hanno tutti tra i 15 e i 17 anni e sarebbero stati già indentificati. Una sequenza dell’orrore di poco meno di un minuto.

 

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È accaduto tutto mercoledì sera in provincia di Lecce, precisamente a Galatina, dove il 16enne si trovava nella sala d’attesa della stazione ferroviaria. Disabile al 100%, affetto da diabete o di origini straniere, ha riportato la frattura di una costola e numerose ferite, soprattutto al volto.

 

[…] Non è ancora chiaro il movente del raid: se per futili motivi o per una sorta di spedizione punitiva. […]

 

Il video, dopo alcune ore, è stato rimosso. Ma le immagini, insieme a quelle delle telecamere di sorveglianza della stazione, sono state acquisite dalla polizia che sta indagando sull’accaduto. A riprendere tutto è stata una ragazza che era con il gruppo, forse la fidanzata di uno dei componenti, dal momento che in un passaggio del filmato si sente scandire la parola «Amò» all’indirizzo di uno degli aggressori.

 

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È stata la madre del ragazzo a rendersi conto di quanto accaduto. Impossibile non notare quei lividi sul corpo e l’occhio gonfio. A quel punto il figlio le ha detto tutto, mostrandole la registrazione che, nel frattempo, gli aguzzini avevano caricato sui social.

 

La donna l’ha immediatamente accompagnato in ospedale e poi in commissariato, per denunciare tutto. Ed è stata proprio lei, d’accordo con le forze dell’ordine, a voler rendere pubblico il video. «Loro lo hanno cancellato, ma io voglio che sia pubblico. Perché non accada più e perché vengano identificati gli autori di questo attacco vile e brutale» ha detto la donna.

 

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 Per suo figlio sono state necessarie le cure mediche. Ora è tornato a casa, con una prognosi di 25 giorni e un dolore che va ben oltre le ferite. Ulteriori accertamenti dovranno anche chiarire se la vittima fosse stata già vessata da precedenti episodi di bullismo. Forse in passato e mai denunciati, nel timore di ulteriori ritorsioni.

 

Stando ad alcuni riscontri, sembra che questo non fosse il primo raid choc del branco. Ci sarebbero state altre aggressioni, sempre a Galatina, sia fisiche che verbali. […]

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