DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Antonio Calitri per “Il Messaggero”
Ha aggredito la moglie durante una violenta lite, accecandola e facendole perdere l'uso dell'occhio sinistro. Un atto orribile, sconsiderato. E le ferite avrebbero potuto portare anche alla morte per dissanguamento della donna se i figli, spaventati dalle urla della madre, non avessero prontamente chiamato il 118.
La violenza, l'ennesima sulle donne e all'interno di un rapporto di coppia, è avvenuta due notti fa a Carovigno, in provincia di Brindisi, comune di 16 mila abitanti nel cuore della Valle d'Itria, che ieri si è svegliato sotto shock, tanto che in molti sui social non volevano neppure sapere chi fosse stato l'autore di tanta violenza, temendo di conoscerlo.
Tutto è cominciato con quella che sembrava una delle tante liti della coppia, che ha due figli minorenni, avvenuta all'interno del loro appartamento in piena notte. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, i toni si sono alzati durante una discussione.
Sembrava una delle tante: i figli che riposavano nell'altra stanza all'inizio non si sono allarmati. Poi la situazione è degenerata. Il marito, quarantenne, ha afferrato la donna per i capelli per non farla fuggire e poi l'ha colpita più volte al viso, sbattendola per terra. Al culmine della violenza le avrebbe infilato le dita nell'occhio sinistro, perforandole l'orbita e provocando un'emorragia.
Su questo punto probabilmente in fase di processo ci sarà da discutere: un atto volontario o la conseguenza delle percosse? Di certo, con la donna a terra in un lago di sangue, l'uomo, invece di chiamare i soccorsi, è uscito di casa, si è messo in macchina ed è fuggito via.
I SOCCORSI
Attirati dalle urla della donna, i due ragazzi si sono alzati dal letto e sono corsi dalla madre. Si sono resi conto della gravità delle sue condizioni e hanno chiamato il 118, salvandole probabilmente la vita.
Portata in codice rosso all'ospedale Perrino di Brindisi, adesso la donna è ricoverata in prognosi riservata e con la sola certezza di aver perso l'occhio sinistro. I Carabinieri, appena allertati dai sanitari, si sono messo subito sulle tracce dell'uomo. L'hanno individuato di lì a poco e bloccato.
Pare non abbiamo fatto resistenza. Poi il pm di turno ne ha disposto l'arresto: è stato condotto in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravissime.
SUI SOCIAL
Nel paese c'è molta indignazione. Su Facebook ad esempio, insieme a tanti insulti contro l'autore della violenza, c'è chi scrive che «gli animali feroci si mettono in gabbia. Niente giustifica un crimine simile, penso che avrò difficoltà a trovarsi un avvocato per assisterlo».
E c'è chi afferma: «Ho quasi paura di domandarmi chi è questa Belva!». Dall'inizio dell'anno nel sud della Puglia sono già diversi i casi di violenza sulle donne che hanno conquistato le cronache.
Da Giuseppe Argese, ex consigliere comunale di Brindisi, che una settimana fa ha aggredito a coltellate la moglie mentre dormiva e poi si è tolto la vita, al 36enne di Massafra (Taranto) che il mese scorso è stato bloccato dai Carabinieri mentre picchiava la moglie davanti ai figli.
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