mourad laachroui

BROTHERS IN ARMS - VA ALLE OLIMPIADI MOURAD LAACHRAOUI, L'ATLETA DEL TAEKWONDO FRATELLO DI UNO DEI KAMIKAZE DI BRUXELLES: “ARRABBIATO CON LUI? NO. SONO ARRABBIATO SOPRATTUTTO CON LE PERSONE CHE LO HANNO PORTATO A FARLO. MI MANCA COME UN FRATELLO. MA NON PER QUELLO CHE HA FATTO”

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Emiliano Bernardini per “Il Messaggero”

MOURAD LAACHROUI 5MOURAD LAACHROUI 5

 

Chissà cosa penserà Mourad Laachraoui passeggiando per i gate dell' aereoporto di Bruxelles da dove s' imbarcherà su un volo con destinazione Rio de Janeiro. Andrà in Brasile per partecipare alle Olimpiadi con la nazionale di taekwondo.

 

Attraverserà quegli stessi corridoi dove, il 22 marzo scorso, i soldati di Daesh hanno disseminato morte e paura. Quella mattina Mourad era nel laboratorio della sua scuola, la Haute École Économique et Technique, poco lontano dall' aeroporto di Zaventem. La notizia del terribile attentato gli arriva da un suo compagno che tramite il cellulare gli mostra le prime immagini del massacro.
 

Passano le ore, cominciano ad emergere i primi dettagli e soprattutto i nomi del commando che ha provocato la morte di 32 persone. Uno di loro si chiamava Najim Laachraoui. Mourad rimase di ghiaccio e non rispose nemmeno a quello stesso compagno che gli chiedeva se fosse un suo parente. Era suo fratello.
 

FRATELLI LAACHROUI 5FRATELLI LAACHROUI 5

MONDI OPPOSTI Najim la mattina del 22 marzo partecipò agli attentati di Bruxelles che, tra le esplosioni all' aeroporto e nella metropolitana, causarono la morte di 32 persone e altre 270 rimasero ferite. Mourad e Najim sono cresciuti insieme nella stessa casa a Bruxelles, nel quartiere Schaerbeek. Il padre, originario del Marocco, non voleva che i suoi figli crescessero per la strada senza far niente e così decise d' iscriverli ad una palestra di taekwondo.

 

Decisiva fu il suo amore per i film di Bruce Lee e di Jackie Chan. Mourad si appassionò subito e all' età di 14 anni iniziò a gareggiare. Ha talento e il suo essere disciplinato lo aiuta subito a farsi strada. Najim, poco più grande di lui, invece abbandonò quasi subito lo sport.
 

NAJIM LAACHROUINAJIM LAACHROUI

Non riusciva a sfogare la sua rabbia sul tatami, preferiva la politica. Si fece crescere la barba, cominciò a frequentare una moschea nel nord di Bruxelles e scelse l' Islam più radicale. Nel 2011 s' iscrisse alla facoltà di elettromeccanica. I suoi primi contatti con lo Stato Islamico avvennero tramite un reclutatore di origini marocchine nel quartiere di Molenbeek, un' area nota per le numerose infiltrazioni di estremisti e radicali. Il 17 febbraio del 2013, Najim prese un aereo per Antalya, in Turchia.

 

Poi andò in Siria dove diventò un militante dello Stato Islamico occupandosi di sorveglianza degli ostaggi. Mourad provò a contattarlo tramite facebook ma non ottenne nessuna risposta. Gli unici contatti erano con il padre che Najim chiamava tramite un numero di telefono sempre diverso. I due fratelli si persero praticamente di vista e imboccarono due strade diametralmente opposte.
 

CINTURE E MEDAGLIE Najim, che in Siria era stato addestrato anche come artificiere, tornò in Belgio nel 2015, con un incarico ben preciso. Mentre pianificava gli attacchi, Mourad combatteva sul tatami contro i suoi avversari in giro per il mondo Russia, Emirati Arabi e Corea del Sud. Poi è arrivato quel maledetto 22 marzo che ha cambiato drasticamente anche la sua vita. Veniva evitato dai compagni e gli venne consigliato anche di cambiare cognome.

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Decise di tenere Laachraoui e a maggio ha conquistato l' oro ai campionati Europei di Montreux, in Svizzera. Salendo sul podio ha chiuso a lungo gli occhi e ha mostrato la medaglia alla telecamera. Il quotidiano tedesco Der Spiegel lo ha intervistato nei giorni scorsi. È arrabbiato con Najim? «No. Quello che ha fatto è terribile, ma sono arrabbiato soprattutto con le persone che lo hanno portato a farlo». Le manca? «Mi manca come un fratello. Ma non per quello che ha fatto».

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