DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Estratto dell’articolo di Alessandro Ferrucci e Fabrizio Corallo per “Il Fatto Quotidiano”
Ironica, attenta, senza tante maschere nei confronti del prossimo; per Bruna (detta Brunetta) Parmesan anche l'età anagrafica è una somma di esperienze da mostrare con il giusto distacco, con orgoglio: "Sono nata a Venezia nel 1923". Lei è una signora del cinema italiano. Ha visto. Attraversato. Imparato dai talenti migliori a vestire le star; ha vissuto gli Oscar di Fellini e la "Dolce vita" di via Veneto, le passioni di Alberto Sordi e una delusione d' amore con Mario Monicelli. […]
PIERO GHERARDI
Il mio primo "maestro" per i costumi. Uno strazio. A metà degli anni Sessanta ho collaborato con lui sul set di Giulietta degli spiriti di Fellini e ho sofferto come poche volte nella mia vita, era bravissimo ma anche cattivo, un'aggressione verbale perenne, quasi isterico.
ANITA EKBERG
Era abituata al trattamento principesco che le riservava Fellini. Non avete idea delle bizze. Un giorno la porto in centro a Roma, da Lancetti, uno dei migliori atelier dell'epoca, e subito inizia a lamentarsi: non le piaceva nulla, fino a quando esasperata le ho urlato quello che pensavo di lei. […] Il silenzio sul momento, lo stupore degli altri poi. Però quando alla fine l'ho vestita, sono scattati gli applausi dei presenti: oggettivamente era di una bellezza non comune.
ALBERTO SORDI
Un po' cupo e serioso, lo era Non era quello che ti aspettavi, non era un battutista; detto questo, lui come attore era un genio assoluto, coglieva delle sfumature e consigliava agli altri delle sfumature che diventavano sostanza. Come? In Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata è stato lui a volere i pantaloni con la vita molto alta, e proprio quei pantaloni che gli arrivavano al petto hanno caratterizzato in modo decisivo il personaggio. […] Lui e la sorella non erano abituati ai ricevimenti nonostante le cinque persone di servizio.
Nella sua villa aveva una sala di proiezione nella quale amava riguardare anche i suoi film. E si divertiva. Rideva compiaciuto di se stesso, delle sue battute. […] Non era solitario, evitava inutili esibizioni. […] Una volta in America un gruppo di elettricisti e macchinisti iniziarono a lamentarsi […]
Mi ricordo una pausa di lavoro, io e lui sul terrazzo dell' albergo, vediamo arrivare in piscina il capo dei macchinisti, il più vivace di tutti nelle proteste per i presunti disagi. Questo tipo si spoglia. Si tuffa. Nuota. Nel frattempo Alberto lo fissa in silenzio, io zitta con lui, sapevo cosa sarebbe avvenuto. […] Questa persona esce dall' acqua, fa schioccare le dita, arriva un cameriere con l'accappatoio. Si sdraia. Le dita schioccano di nuovo, e subito gli portano un cocktail. Improvvisamente Alberto, dopo averlo guardato a lungo, si alza in piedi, allunga un braccio e con il suo vocione gli spara un: "Stai male eh..? Ma li mortaaaa…”
ENNIO FLAIANO
ENNIO FLAIANO E BRUNA PARMESAN
Era un grande scrittore e sceneggiatore, lo conoscevo di fama, frequentava Via Veneto con il gruppo del Mondo, lo avevo incontrato spesso. Però il colpo di fulmine scatta diversi anni dopo, nella villa di Suso a Castiglioncello dove eravamo entrambi ospiti: era di una simpatia rara, un' intelligenza difficile da riscontrare altrove. Finita la serata mi offre un passaggio a Roma e tra noi cambia tutto.
Comunque lui era una battuta continua, un uomo che sapeva stare con gli altri, capace di ascoltare con rispetto e pazienza chiunque; un uomo in grado di sorridere nonostante il profondo dolore dovuto a una grave malattia che colpì sua figlia alla nascita. […] tutti lo veneravano. Viene ricordato soprattutto per le sue frasi fulminanti e il suo umorismo, in realtà era un intellettuale raffinatissimo. È stato fondamentale per la mia crescita e il bello era che non ostentava mai la sua infinita cultura.
MARIANGELA MELATO E BRUNA PARMESAN
FELLINI E FLAIANO
Litigarono a causa di un viaggio, in occasione della candidatura all' Oscar di 8 e 1/2: prendono l' aereo per Los Angeles e per sbaglio l' organizzatore piazza Fellini in prima classe col produttore Angelo Rizzoli, mentre Ennio finisce in economy. Federico non dice nulla, resta comodo e coccolato nella sua poltrona. Appena atterrati Flaiano neanche esce dall' aeroporto: va in biglietteria e torna immediatamente a Roma.
Amicizia finita.
CARLO VERDONE E ALBERTO SORDI
"In viaggio con papà", invece Lì mi sono divertita da pazzi. Carlo Verdone era bravissimo a tenere a bada Alberto. […] Sordi aveva una personalità preponderante, si prendeva spazi non suoi, mentre Carlo era unico nell'arginarlo con garbo, nel circoscrivere e caratterizzare il suo personaggio. Si volevano bene.
MARIANGELA MELATO
Una meraviglia di persona. Abbiamo viaggiato tanto e spesso e ci siamo divertite da matte. Ci siamo conosciute nel 1976, entrambe coinvolte in una delegazione del cinema italiano invitata in Egitto al Festival de Il Cairo. Oltre a noi due c' erano Giovanna Ralli, mia amica, e Renzo Arbore.
STENO
Persona stupenda, così come lo era sua moglie Maria Teresa. Spiritoso come pochi. Lui e Monicelli all' inizio della carriera hanno scritto e diretto diversi film firmandoli in coppia e Mario lo considerava più bravo di lui, lo diceva sempre. […] Steno era molto rigoroso e attento nella stesura della sceneggiatura, e questo è indiscutibile.
[…]
MARIO MONICELLI E BRUNA PARMESANSTENO
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