migranti bulgaria

MENTRE L’EUROPA DELLE ANIME CANDIDE PAGA IL PIZZO ALLA TURCHIA PER FERMARE LE ONDATE DI MIGRANTI, BULGARI E GRECI SI ARMANO CONTRO “L’INVASIONE” - RONDE DI CENTINAIA DI CITTADINI COMUNI AL CONFINE - BOOM DI VENDITE DI FUCILI AD ATENE

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Andrea Morigi per “Libero Quotidiano”

 

MIGRANTI IN BULGARIA MIGRANTI IN BULGARIA

Ha fermato a mani nude dodici uomini, tre donne e un bambino siriani, entrati illegalmente nel territorio bulgaro per difendere la patria da «terroristi, jihadisti e talebani». Alla televisione di Sofia ormai mandano in onda i filmati delle imprese del 29enne Dinko Valev, definendolo «un supereroe».

 

Dopo di lui, centinaia di persone, a partire dall' anno scorso, hanno iniziato i pattugliamenti al confine con la Turchia, punto privilegiato d' ingresso sulla rotta balcanica, perché difesa soltanto per metà da una rete di recinzione.

 

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Le istituzioni talvolta li incoraggiano. Primo fra tutti il primo ministro Boiko Borisov, un' ex guardia del corpo, ha voluto ringraziare personalmente i gruppi di vigilantes per aver contribuito a «governare» le frontiere nazionali. La settimana scorsa, l' Organizzazione per la Protezione dei Cittadini è stata insignita di un premio da parte del capo della polizia Antonio Angelov per aver bloccato 23 migranti. In realtà la tolleranza ha un limite e martedì scorso il 31enne Petar Nizamov è stato arrestato dalla polizia che lo sospetta di essere l' autore di un video che mostra la «cattura» di tre profughi, diffuso dai «Distaccamenti civili per difendere le donne e la fede».

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Lo sforzo dei privati, tuttavia non risolve la crisi. Così la Bulgaria ha dispiegato 300 soldati alla frontiera meridionale con Turchia e Grecia. per fronteggiare «un' eventuale ondata migratoria su vasta scala». Per il ministro della Difesa, Nikolay Nenchev «il dispiegamento dei soldati è una misura preventiva», anche se ammette «tensioni in alcuni accampamenti di accoglienza di profughi in Grecia settentrionale».

 

A febbraio il Parlamento bulgaro ha approvato all' unanimità una riforma che permette l' invio di militari alle frontiere. La misura, proposta dal premier, permette ai soldati di pattugliare con la polizia di confine.

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Intanto, anche i greci hanno iniziato ad armarsi per contrastare l' ondata migratoria, ha rivelato all' Osservatore Romano il presidente della conferenza episcopale cattolica ellenica mons. Fragkiskos Papamanolis. Per domani, in occasione della sua visita all' isola di Lesbo, Papa Francesco, troverà, spiega il vescovo greco, una situazione che «ormai non è pacifica. E non so come si svilupperà» perché «cresce l' esasperazione della gente».

 

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Dà ragione ai profughi perché «non resistono nelle situazioni disumane nei centri di accoglienza», ma anche alla popolaizone locale «perché temono vedendo reazioni violente dei profughi, saccheggi di negozi, specialmente di generi alimentari. Il male è che gli abitanti hanno cominciato a comprare armi. In televisione un venditore di articoli per la caccia diceva che in un mese ha venduto più fucili che in un anno». E infine «anche il governo ha ragione, perché non ha la possibilità economica di fare quello che sarebbe necessario, perché le casse dello Stato sono vuote».

 

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