certosa di trisulti don michele celani

C'E' UN COLD CASE IN CIOCIARIA! - L'OMICIDIO, AVVENUTO NEL NOVEMBRE 1945, DI DON MICHELE CELANI: IL RELIGIOSO VENNE UCCISO CON UN COLPO ALLA TESTA DA UN SICARIO - ALL'EPOCA GLI INVESTIGATORI PRESERO IN CONSIDERAZIONE TUTTE LE PISTE, COMPRESA QUELLE DELLE RELAZIONI OMOSESSUALI TRA FRATI CHE VIVEVANO NEL MONASTERO DELLA CERTOSA DI TRISULTI, DOVE I MONACI AVREBBERO PRODOTTO E CONSUMATO INTRUGLI INEBRIANTI ALLE ERBE - LE INDAGINI NON PORTARONO A NULLA, È POSSIBILE CHE LA SUA MORTE SIA LEGATA AL FATTO CHE, DURANTE LA GUERRA, IL RELIGIOSO ABBIA...

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Paolo Virtuani per il “Corriere della Sera” 

 

DON MICHELE CELANI CON GINO BARTALI

Quella della certosa di Trisulti, a Collepardo sui monti Ernici, in provincia di Frosinone, è una storia che non sarebbe dispiaciuta al frate detective de Il nome della rosa. Gli ingredienti: un omicidio del passato mai risolto, trame di tutti i tipi, l’abbandono, la tentata speculazione, la comparsa di un soggetto religioso ultraconservatore che si autodefinisce «difensore dei fondamenti giudaico-cristiani della civilizzazione occidentale», lo scatto d’orgoglio della società civile e, infine, il successo della legge e la rinascita.

 

Sembra la trama di un romanzo, invece sono i fatti — documentati — messi in fila da Marcello Cervini in L’aquila e il monaco. L’autore, architetto e urbanista, ha partecipato alla campagna di recupero di Trisulti, per 743 anni in mano ai certosini, nel 1947 passata ai cistercensi.

 

Gli ultimi frati ultraottuagenari nel 2014 la lasciarono ai Beni culturali, ma si fece avanti la Dignitatis Humanae Institute (Dhi), associazione vicina a Steve Bannon, spin doctor di Trump, che avrebbe voluto aprire a Trisulti una scuola sovranista per formare alla dottrina Maga i futuri dirigenti italiani ed europei. Dopo una battaglia legale, nel 2021 il monumento è tornato nella disponibilità dello Stato e ora è fruibile a tutti. 

certosa trisulti

 

Scartabellando in archivio, Cervini si è imbattuto in un cold case : l’omicidio di don Michele Celani, ucciso con un colpo di pistola alla testa da sicari nel novembre 1945.  Le indagini seguirono subito la pista della lotta interna tra i frati e si chiusero nel 1952 con il non luogo a procedere.

 

Subito dopo l’omicidio, ricostruisce Cervini, era partita la macchina del fango nei confronti di don Celani e dei suoi confratelli: relazioni omosessuali, riti strani, intrugli di erbe per scopi non propriamente curativi. Tra l’8 settembre 1943 e il 2 giugno 1944, quando le truppe inglesi entrarono a Collepardo, la certosa ospitò 3 mila sfollati, tra questi spie, comunisti rivoluzionari e fascisti in fuga. 

certosa trisulti

 

Molte le tensioni, che Celani cercò di appianare anche se aveva permesso alla Resistenza di nascondere le armi. Trisulti era un crocevia per i partigiani che volevano andare al Nord, camicie nere che volevano infiltrarsi al Sud, tedeschi in ritirata dopo Cassino.

 

Giravano voci di Celani delatore di esponenti di destra e di sinistra internati dagli inglesi con regole durissime. Non mancavano quindi i motivi per vendette e la ricerca di documenti compromettenti. Le maldicenze a Collepardo contro i certosini consigliarono ai monaci l’abbandono della certosa a favore dei cistercensi. E sull’omicidio scese l’oblio.

DON MICHELE CELANI