C’È UNA MANINA STRANIERA DIETRO LO SPIONAGGIO DEL DIRETTORE DI “FANPAGE”? IL COPASIR, AL TERMINE DELLE SUE AUDIZIONI SUL CASO PARAGON, HA CONCLUSO CHE “NON SONO STATI I SERVIZI SEGRETI ITALIANI A INTERCETTARE IL TELEFONO DI FRANCESCO CANCELLATO” – A SPIARE IL GIORNALISTA, USANDO IL SOFTWARE GRAPHITE, POTREBBERO ESSERE STATI 007 STRANIERI. AISI E AISE HANNO CHIARITO CHE, MENTRE IL CONTRATTO CON L’ITALIA NON CONSENTE DI INTERCETTARE UTENZE ESTERE, ALTRI PAESI HANNO SIGLATO ACCORDI PIÙ “LARGHI” – SU QUESTO PUNTO ANCORA OSCURO INDAGANO LE PROCURE DI NAPOLI E ROMA, CHE HANNO APERTO UN FASCICOLO PER INTERCETTAZIONI ABUSIVE…

Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

francesco cancellato

«Non sono stati i servizi segreti italiani a intercettare il telefono del direttore di Fanpage Francesco Cancellato». È la conclusione del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, contenuta nella relazione approvata all’unanimità che dà conto delle verifiche effettuate sul caso Paragon.

Il Copasir, presieduto dal pd Lorenzo Guerini, conferma invece lo spionaggio nei confronti delle Ong e in particolare degli attivisti di Mediterranea effettuato dai nostri 007. Un’attività ritenuta però legittima perché autorizzata dalla procura generale ai tempi del governo Conte II, dunque quando premier era Giuseppe Conte e all’esecutivo c’erano anche Pd, Italia viva e Liberi e uguali.

spyware Paragon

L’allora premier aveva tenuto per sé la delega ai servizi segreti. Le verifiche sui fondatori di Mediterranea Luca Casarini e Beppe Caccia — è stato ammesso dai vertici dell’intelligence — furono disposte «per la sicurezza nazionale e dunque monitorando i movimenti degli scafisti nel mediterraneo».

In questo ambito sarebbe stato ascoltato il cellulare di don Mattia Ferrari (partecipe delle attività della ong pro migranti): non una captazione diretta, si legge nella relazione del Copasir, perché l’apparecchio intercettato era di una persona indagata.

BEPPE CACCIA LUCA CASARINI

[…] non chiarisce tutti gli interrogativi sollevati. Era stato il vicepremier Matteo Salvini a evocare una possibile guerra sotterranea tra le varie intelligence, parlando di «regolamenti di conti all’interno dei servizi». La segretaria del pd Elly Schlein aveva parlato di «aspetti inquietanti» all’emergere dei dettagli.

Tra le persone ascoltate in questi mesi, dopo la denuncia presentata dallo stesso Cancellato che aveva ricevuto un alert da Meta, c’erano i vertici della società americana. E sono stati loro ad ammettere che il messaggio non fornisce la prova certa che ci sia stata un’intercettazione. Questo non esclude comunque che a farlo siano stati servizi segreti stranieri.

LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Potrebbero essere stati loro ad utilizzare abusivamente il software Graphite, che secondo la società israeliana Paragon, è venduto soltanto a governi.

Gli 007 hanno infatti chiarito che mentre il contratto con l’Italia non consente di intercettare utenze estere, altri Paesi hanno siglato accordi più «larghi». Ecco perché su questo ulteriori verifiche potranno essere svolte dalle Procure di Napoli e Roma che hanno aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per intercettazioni abusive.

Di fronte al Copasir Vittorio Rizzi, capo del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), ha spiegato che sarebbero 61 le utenze in tutta Europa — delle quali sette in Italia — colpite dallo spyware Graphite della israeliana Paragon Solutions. Ma non ha escluso che in realtà possano essere molte di più, tanto che Apple ha effettuato segnalazioni a 150 Paesi. […]

giuseppe conte alla camera foto lapresse vittorio rizziFRANCESCO CANCELLATO