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C'E' UN'ALTRA INDAGATA NEL CASO DELL’OMICIDIO DI CINZIA PINNA: SI CHIAMA ROSAMARIA ELVO ED È LA COMPAGNA DELL'ASSASSINO, EMANUELE RAGNEDDA. LA DONNA E’ ACCUSATA DI FAVOREGGIAMENTO - OLTRE ALL’OMICIDA, ERA GIA’ INDAGATO (PER OCCULTAMENTO DI CADAVERE) ANCHE IL SUO GIARDINIERE 26ENNE – SECONDO I PM, LA DONNA AVREBBE COPERTO RAGNEDDA PER 12 GIORNI: LO HA AIUTATO A PULIRE LA SUA ABITAZIONE DALLE MACCHIE DI SANGUE E LO HA ACCOMPAGNATO A COMPRARE UN NUOVO DIVANO, PER SOSTITUIRE QUELLO SUL QUALE E’ STATA UCCISA, A COLPI DI PISTOLA, CINZIA…

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Estratto dell’articolo di Romina Marceca per "la Repubblica"

 

ROSAMARIA ELVO

C'è anche una donna indagata nell'inchiesta per il femminicidio di Cinzia Pinna. Si chiama Rosamaria Elvo ed è la compagna di Emanuele Ragnedda, l'imprenditore del vino che ha ucciso a colpi di pistola la trentatreenne nella sua tenuta di Arzachena, in Gallura. È accusata di favoreggiamento, è già stata interrogata dai magistrati davanti al suo avvocato.

 

«C'è da precisare che si tratta di un atto dovuto ed è piena la fiducia nella magistratura — dice l'avvocato di Rosamaria Elvo, Francesco Furnari — La mia assistita non aveva idea che l'uomo che frequentava da mesi e che le aveva chiesto di sposarlo fosse un assassino. È una donna distrutta».

 

emanuele ragnedda

Per la procura di Tempio Pausania, invece, la donna, ristoratrice di San Pantaleo, avrebbe coperto il suo compagno per dodici giorni, il tempo trascorso dal femminicidio alla confessione di Ragnedda. Per i pm, in quei giorni, Elvo avrebbe aiutato l'uomo a ripulire la casa dopo il delitto, lo avrebbe anche accompagnato a comprare un nuovo divano per sostituire quello sul quale il corpo di Cinzia è caduto sotto gli spari e che è stato smacchiato frettolosamente.

 

cinzia pinna

Dal suo cellulare, infine, sarebbero anche partite diverse telefonate verso quello di Luca Franciosi, il giardiniere di 26 anni, milanese, accusato di occultamento di cadavere dopo la prima confessione di Ragnedda. La posizione di Franciosi sarebbe stata derubricata in favoreggiamento dopo l'interrogatorio di convalida dell'imprenditore, che lo ha scagionato affermando: «Ho fatto tutto da solo».  […]

 

Rosamaria Elvo, come Franciosi, respinge l'accusa di avere coperto un assassino. «Si frequentavano da mesi. La mia assistita è una mamma e questa inchiesta a suo carico ha sconvolto la sua vita, è dentro un incubo — continua l'avvocato Furnari — e si è messa a completa disposizione della magistratura perché è consapevole di non avere commesso alcun reato. Posso dire che Rosamaria Elvo non ha notato nulla che potesse farle ipotizzare che in quella tenuta fosse stato commesso un delitto».

 

emanuele ragnedda

Le indagini, nel frattempo, non si fermano e puntano ad accertare se ci siano stati altri complici al fianco di Ragnedda dopo il femminicidio. Sono state sentite almeno altre tre persone. Gli indagati, al momento, restano due.

 

Oggi ci sarà anche un nuovo sopralluogo, al quale potrebbero partecipare sia Ragnedda sia la sua compagna. Intanto, venerdì, sarà eseguito un accertamento irripetibile sulle auto di Ragnedda e di Franciosi, alla ricerca di impronte e tracce biologiche.

 

Domani, invece, è stata fissata l'autopsia sul corpo di Cinzia, figlia di uno dei più noti ristoratori di Castelsardo, nel Sassarese. La Tac di due giorni fa ha messo in evidenza il foro di un proiettile sul viso della donna, vicino al naso.

 

Ma sarà l'autopsia a fornire tutte le certezze su quanti colpi sono stati esplosi contro la vittima e se, come si sospetta, Cinzia Pinna abbia subito anche una violenza sessuale, tentata o consumata.

 

cinzia pinna

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