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POLO (SUD) ALLO SPIEDO - IL CALDO RECORD IN ANTARTIDE STA FACENDO DISASTRI E PER LA PRIMA VOLTA L'ESTENSIONE DEL GHIACCIO MARINO È STATA INFERIORE A 2 MILIONI DI CHILOMETRI QUADRATI, CIRCA 0,17 MILIONI IN MENO RISPETTO A CINQUE ANNI FA QUANDO FU TOCCATO IL PRIMO RECORD DI MINIMO STORICO - OLTRE ALLE TEMPERATURE ANOMALE PER QUESTO PERIODO, CI SI METTONO DI MEZZO ANCHE IL CAMBIAMENTO DELLE CORRENTI E LE NUOVE CROCIERE ED ESPLORAZIONI TURISTICHE, IMPATTANTI A LIVELLO DI INQUINAMENTO…

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Giacomo Talignani per “la Repubblica”

 

Nell'estate australe in Antartide non c'era mai stato così poco ghiaccio. Quello registrato il 25 febbraio 2022 è infatti un vero e proprio record: per la prima volta nel continente a sud del mondo l'estensione del ghiaccio marino è stata inferiore a 2 milioni di chilometri quadrati, circa 0,17 milioni in meno rispetto a cinque anni fa quando fu toccato il primo record di minimo storico.

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Per i ricercatori cinesi che basandosi sulle osservazioni satellitari e analizzando la distribuzione dei ghiacci hanno certificato il nuovo primato, raccontando i dettagli in uno studio pubblicato su Advances in Atmospheric Sciences , si tratta di un segnale preoccupante che va indagato.

 

antartide caldo record

inora infatti mentre a causa della crisi climatica è noto come il polo opposto, l'Artico, da diverso tempo si sta avvicinando a un punto di non ritorno a causa dello scioglimento e la frammentazione dei ghiacci per via del surriscaldamento, in Antartide invece si erano registrati alcuni trend positivi.

 

Dal 1978 c'era una tendenza di crescita - circa l'1% ogni dieci anni - del quantitativo di ghiaccio nel polo sud. Questa crescita aveva avuto l'indicazione di un possibile stop nel 2017, quando fu osservato il primo record negativo, e adesso a fine febbraio la mancanza di ghiaccio soprattutto nei mari di Weddell e di Amundsen hanno fatto registrare il nuovo primato.

antartide caldo record

 

I motivi, secondo gli esperti che stanno continuando a indagare i fenomeni che portano a questi mutamenti, sono da ricercare nelle temperature più elevate (con diversi record toccati durante l'estate australe), nel cambiamento delle correnti e nei collegamenti con fenomeni meteorologici come La Niña.

 

I processi termodinamici che portano alla perdita di ghiaccio marino in estate sono per esempio dovuti a un migliore trasporto del calore verso i poli, così come ad avere un ruolo importante concorrono anche gli spostamenti delle masse di ghiaccio e l'albedo, la frazione di luce riflessa. Più è presente ghiaccio e le superfici sono bianche, più l'energia del Sole viene riflessa: senza questo invece, quando prevale la parte scura come il mare non ghiacciato, c'è meno riflessione e maggiore assorbimento del calore. Tutto ciò porta a sua volta a disperdere più ghiaccio innescando così un circolo vizioso.

 

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In questo processo di degradazione ad essere particolarmente esposto è l'Antartide occidentale, più piccolo rispetto alla parte orientale e per gli esperti più vulnerabile agli effetti del riscaldamento globale. Anche in quella orientale però, a metà marzo, si sono verificate condizioni complesse: dopo che il termometro ha registrato i - 12° C, una temperatura di quaranta gradi superiore rispetto alle medie stagionali, una enorme piattaforma ghiacciata grande quanto Roma e chiamata Conger Ice Shelf è collassata staccandosi dal continente.

 

antartide caldo record

Tutti segnali di un Antartide più fragile che, come raccontano altri studi, oggi mostra criticità perfino collegate alle nuove crociere ed esplorazioni turistiche, impattanti a livello di inquinamento. Eppure, questa zona così remota del mondo, come ricordano gli scienziati, va assolutamente protetta da collassi e scioglimenti: solo le calotte glaciali dell'Antartide occidentale contengono infatti l'equivalente di sei metri di innalzamento del livello del mare.