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Paolo Rodari per repubblica.it
Il cardinale Matteo Zuppi arcivescovo di Bologna è il nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Lo ha scelto Papa Francesco. Nella terna proposta dai vescovi c'erano il cardinale Paolo Lojudice arcivescovo di Siena e l’arcivescovo di Acireale Antonino Raspanti. Zuppi sostuisce il cardinale Gualtiero Bassetti. Zuppi e Lojudice erano stati dati per favoriti da tempo. Raspanti era stato indicato come possibile outsider.
Pochi minuti prima del voto era stato Bassetti a prendere la parola e a confermare l'impegno della Chiesa italiana "per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi". "Vogliamo ambienti sicuri e a misura dei più piccoli e vulnerabili", ha detto. E ancora: "Per questo, come già ribadito in altre occasioni, intendiamo promuovere una migliore conoscenza del fenomeno degli abusi per valutare e rendere più efficaci le misure di protezione e prevenzione".
Valorizzare le donne
"È tempo di valorizzare la dimensione femminile della Chiesa attraverso scelte concrete, che legittimino il ruolo che tante donne già svolgono in vari ambiti dalla catechesi alla carità. È tempo di compiere scelte nuove per consentire un coinvolgimento maggiore delle donne nella vita della Chiesa", ha proseguito Bassetti.
L'omaggio a Falcone
Prima di ogni altra cosa, comunque, un omaggio a Giovanni Falcone: trent'anni fa moriva sulla autostrada all'altezza di Capaci. "Proprio in questi giorni, a distanza esatta di trent'anni, stiamo commemorando i morti della strage di Capaci e di via d'Amelio, in cui hanno tragicamente perso la vita i giudici Falcone e Borsellino, insieme con altri familiari e servitori dello Stato", dice Bassetti, "Questa è l'occasione per fare memoria anche di Rocco Chinnici, Piersanti Mattarella, Rosario Livatino, don Pino Puglisi e di tanti altri martiri della giustizia. A tutti loro si addice la beatitudine che Gesù annuncia nel Discorso della montagna: 'Beati i perseguitati per la giustizia, perche' di essi è il regno dei cielì".
Il richiamo all'impegno diviene un richiamo alla politica: "Il credente oggi più che mai deve accettare il rischio della carità politica, sottoposta per sua natura alle lacerazioni delle scelte difficili, alla fatica delle decisioni non da tutti comprese, al disturbo delle contraddizioni e delle conflittualità sostenibili, al margine sempre più largo dell'errore costantemente in agguato".
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