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“LE PAROLE DEL PAPA SULLA ‘FROCIAGGINE’? FRANCESCO PARLA IN MANIERA DIRETTA E HA CHIESTO SCUSA” - IL CARDINALE MATTEO ZUPPI, PRESIDENTE DELLA CEI, COMMENTA IL DAGO-SCOOP SULLE PAROLE DEL PONTEFICE: “BEN VENGA LA TRASPARENZA, MA QUESTA NON DEVE CANCELLARE LA CAMERA CARITATIS, CHE CI AIUTA A NON DIVENTARE GIUSTIZIALISTI, ED È TUTT'ALTRA COSA DELL'OPACITÀ MA UN LUOGO IN CUI SI PUÒ PARLARE SENZA LA SPIETATEZZA DI UNA TRASPARENZA CHE DIVENTA MORALISTA - IL PAPA HA RIBADITO CHE NELLA CHIESA POSSONO ENTRARE TUTTI, QUESTO NON VUOLE DIRE CHE VA BENE TUTTO - LA LOBBY GAY IN VATICANO? NON SO SE ESISTE, LO CHIEDERÒ AL PAPA MA LE LOBBY SONO PERICOLOSE PERCHÉ…”

Estratto dell’articolo di Ilaria Venturi per “la Repubblica”

 

MATTEO ZUPPI

La chiesa in piazza, la polemica del centro destra contro la Cei su premierato e autonomia differenziata, i diritti, l'omosessualità, il pacifismo. Appena rientrato da un pellegrinaggio in Terra Santa, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, sale sul palco di RepIdee intervistato da Francesco Merlo. […]

 

Appartengo a quella cultura che diceva, con Pannella, che il pacifismo "è stato il cancro del ‘900". Per esempio la bandiera bianca evocata dal Papa non è pacifismo, ma resa. A meno che non sia stato male interpretato. Vuole spiegarci cosa è questo pacifismo?

«Il termine pacifista non mi ha mai convinto. Papa Francesco preferisce artigiani di pace, […] A volte scatta l'idea che il pacifista faccia il gioco del nemico. […] il pacifismo deve diventare scelta politica e l a bandiera bianca di cui ha parlato il Papa va contestualizzata: bisogna avere il coraggio di negoziare, ha detto, il negoziato non è mai una resa. Ma bisogna essere in tre, quello che ancora manca è la terza parte che siamo noi, che è la comunità internazionale. Altrimenti pensiamo che per finire i conflitti l'unico modo siano le armi che portano geometricamente alla guerra nucleare».

MATTEO ZUPPI E FRANCESCO MERLO ALLA REPUBBLICA DELLE IDEE

 

[…] questo governo accusa la Cei di interventismo, per esempio non è mai successo che un direttore di Avvenire si presentasse alle elezioni. Il centro destra è convinto che c'è un fronte di liberazione nazionale dal melonismo che va dal cardinale Zuppi a Vendola?

«[…] La Chiesa parla con le istituzioni, punto. E la dottrina sociale della Chiesa mette sempre al centro la persona […] Uno dei motivi per cui c'è stato un problema è che tutti i vescovi hanno espresso la loro contrarietà al discorso dell'autonomia differenziata. Il monito era: ricordatevi che la solidarietà è fondamentale».

 

C'è stata anche una critica al premierato, lei aveva scritto una lettera sulla Costituzione.

«Sì tre anni fa, in tempi non sospetti. La mia raccomandazione, per tutti, rimandava allo spirito della costituente. […] Se la metà dell'elettorato non va a votare forse c'è una richiesta di qualcosa che unisca, di uno sguardo lontano come fecero i padri costituenti».

 

matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna2

[…] il Papa dice: chi sono io per giudicare gli omosessuali e poi a porte chiuse dice che c'è un problema di "frociaggine". A cosa dobbiamo credere: alla scena o al retroscena?

«Ben venga la trasparenza, ma questa non deve cancellare la camera caritatis, che ci aiuta a non diventare giustizialisti, ed è tutt'altra cosa dell'opacità ma un luogo in cui si può parlare senza la spietatezza di una trasparenza che diventa moralista. Papa Francesco parla in maniera diretta e ha chiesto scusa».

 

Non crede che il Papa pensi che la resistenza dell'omosessuale alla castità, che è una rinunzia, sia meno forte della resistenza di un eterosessuale?

«[…] castità significa anche libertà, dimensione della propria vita e affettività in maniera larga. Papa Francesco ha attenzione e riguardo per tutti quanti, a Lisbona ai giovani ha ribadito che nella Chiesa possono entrare tutti, questo non vuole dire che va bene tutto. […]».

matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna

 

Ma esiste questa lobby omosessuale in Vaticano e, se esiste, è pericolosa?

«Non lo so, lo chiederò al Papa e poi le darò la risposta. Le lobby tendenzialmente sono pericolose perché vuol dire qualcuno contro qualcun altro. Il Papa chiede grande chiarezza, la parresia». […] «La Chiesa insegna a volere bene e deve affrontare il discorso della sessualità. Ci sono certe possessività, senza amore e c'è molto di pornografico. Dobbiamo imparare, tutti, l'arte di amare».

 

[…] Cardinale, lei non è solo simpatico. È papabile.

«Il suo è uno scherzo da prete».

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