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Mentre in Catalogna proseguono le proteste degli indipendentisti a seguito delle condanne dei politici catalani da parte della Corte suprema spagnola, l'ex presidente Carles Puigdemont si è consegnato alle autorità belghe. Lo stesso Puigdemont ha spiegato di aver deciso di presentarsi volontariamente visto il nuovo ordine di cattura internazionale arrivato dai giudici di Madrid. Puigdemont respinge l'ordine di arresto e si oppone a «ogni tentativo» di rimandarlo in Spagna.
Lunedì scorso il giudice Pablo Arena ha consegnato alle autorità belghe la documentazione necessaria per chiedere l’arresto dell’ex presidente. Gli avvocati di Puigdemont hanno spiegato che «il 130° presidente della Generalitat in esilio sta seguendo tutti i passi ufficiali che accompagnano questo procedimento, ha respinto la notifica e si è opposto alla consegna alla Spagna».
L’ex presidente, tuttavia, è già libero. Lo ha spiegato lo stesso Puigdemont incontrando la stampa: «Sono stato rilasciato senza cauzione, resto a disposizione della giustizia belga. Non lascerò il Paese».
Lo sciopero
Intanto la Catalogna si ferma per lo sciopero generale che segna il quinto giorno di proteste contro la condanna del leader secessionista Oriol Junqueras a 13 anni di carcere insieme a una dozzina di dirigenti indipendentisti. Nella notte ci sono stati nuovi scontri con 18 feriti e 19 fermati e dalla prima mattina i manifestanti hanno bloccato diverse strade tra cui quella alla frontiera con la Francia, chiusa in entrambi i sensi con il valico di La Jonquera.
Alle 17 è in programma una grande manifestazione a Barcellona durante la quale confluiranno cinque marce della libertà.
Nel quarto sciopero generale sono stati cancellati 46 voli. L’adesione è stata del 90% nelle università, del 30% tra i funzionari pubblici e tra il 60 e l’80% tra i negozianti e gli esercizi commerciali.
La Federcalcio spagnola ha ufficializzato il rinvio per motivi di sicurezza del “clasico” Barcellona-Real Madrid, in programma alle 13 del 26 ottobre. Troppo pericoloso disputare la gara soprattutto considerato l’appoggio del club blaugrana alla causa separatista.
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