DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Mariella Parmendola per www.repubblica.it
passeggeri bloccati sulla circumvesuviana
Un’ora e 30 minuti apparsi un’eternità a turisti e pendolari. Ostaggi in un tunnel della Circumvesuviana che collega un binario all’altro, diventato una prigione la cui tortura peggiore è un caldo mai provato prima. Viaggiatori senza lo spazio per muoversi e un po’ d’acqua per dissetarsi. Sono le nove e dodici minuti, il treno si ferma per un guasto. L’ennesimo, che dà inizio ad un altro lunedì nero di vergogna.
Tanti gli stranieri con bambini, a cui solo qualche pendolare che parla in inglese spiega perché sono finiti in un incubo. Lavoratori con impegni di inizio settimana e giovani diretti a mare. Tutti restano bloccati in un sottopasso. Comincia così agosto e la giornata. La prima in cui chi arriva alle biglietterie Eav deve anche pagare 10 centesimi in più per un aumento scattato in tutta la Campania.
passeggeri bloccati sulla circumvesuviana
Il treno partito da Napoli alle 9,06 si ferma a Gianturco, due stazioni dall’inizio del viaggio verso Sorrento. Le porte dei convogli revampizzati non chiudono bene e non c’è niente da fare. Si scende. Paralizzato il traffico ferroviario sulla linea Eav più affollata. Perché è necessario bloccare anche i treni che da Sorrento sono diretti a Napoli, il binario è occupato. L’assurdo accade quando viene chiesto alle centinaia di viaggiatori di spostarsi su un altro binario, perché un treno in arrivo dovrebbe portarli a destinazione.
E, invece, no. Racconta uno dei viaggiatori: «Era diretto a Sarno. Dovevamo tutti fare marcia indietro». Spiega Salvatore Ferrara: «Tra chi arrivava da Sarno e doveva uscire, chi provava a seguire il flusso e altri che, avendo capito, tentavano di tornare indietro, è scoppiato il caos». Una bambina di circa tre anni, in braccio al papà, guarda la folla con gli occhi spalancati.
«Era spaventatissima. Tante le mamme con i figli piccoli che, non comprendendo l’italiano, erano in grande difficoltà». Fa caldo nel sottopasso che porta ai binari della stazione di Gianturco. Ma non è lì che si sta peggio. Un altro centinaio di viaggiatori è bloccato sotto al sole inclemente davanti ai vagoni immobili. Poi il macchinista riporta a Napoli i convogli fuori uso. Ma il primo treno che arriva per Sorrento alle dieci e dieci, un’ora dopo, è già pieno.
Solo alcuni riescono a salire. Gli altri lo vedono andare via e devono aspettare il successivo alle 10,30. «È stato allucinante eppure ne ho viste di cose in trenta anni da pendolare» dice il veterano della Circum. Ma non è finita qui. Perché un altro treno per Sorrento, quello delle 11,12 è cancellato. «Ora basta. Chiediamo che i carabinieri e il ministero dei Trasporti intervengano. Serve un’ispezione» dichiara Vincenzo Ciniglio portavoce dei pendolari, che lavora a costituire un fronte unico di protesta.
Pronta una manifestazione di piazza ad inizio settembre. Un’iniziativa di tutti i pendolari che, in questi anni, hanno promosso comitati e associazioni per tentare di cambiare le cose. Visto che la Circumvesuviana batte il record «di linea peggiore d’Italia» nei dossier di Legambiente, riuscendo a fare concorrenza a se stessa.
L’estate 2022 conquista il primato negativo sulle precedenti, anche per la guerra interna apertasi tra Eav e una parte dei dipendenti. «Ci chiediamo perché nelle ultime settimane guasti e avarie riguardino sempre la linea Napoli-Sorrento» si interrogano i pendolari. E, infatti, basta guardare a quanto accaduto negli ultimi tre giorni.
Il lunedì nero segue ad un sabato ancora più nefasto. E ad una domenica in cui tutti i treni viaggiano in ritardo anche di mezz’ora. Sabato, invece, un guasto nella stazione di Castellammare di Stabia ha spezzato a metà la linea tutta la giornata. Ancora turisti, in attesa con grandi valige e zaini con la temperatura sopra i 30 gradi. Perché sia sabato, domenica o lunedì in Circumvesuviana la disavventura è nel prezzo del biglietto.
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