
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
CHAT PIENE, PIAZZE VUOTE – IN UNA SESSANTINA DI CITTÀ ITALIANE È SCESO IN STRADA IL POPOLO DEL NO: A TRIESTE HA BLOCCATO IL CENTRO, LANCIANDO ACCUSE DI “FASCISMO MASCHERATO”. QUALCHE SCONTRO A MILANO DOVE I MANIFESTANTI SONO STATI BLOCCATI DA UN MURO DI BLINDATI CHE PRESIDIAVA PIAZZA DUOMO. A ROMA SEMBRAVA LA SAGRA DELLA PORCHETTA – E SULLE CHAT TELEGRAM SERPEGGIA LA DELUSIONE PER IL NUMERO IRRISORIO DI PARTECIPANTI… - VIDEO
Il popolo del no invade Trieste, blocca il centro e lancia accuse di "fascismo mascherato" da misure sanitarie. A Milano trova il muro dei blindati a presidiare piazza del Duomo, dove era in corso un comizio di Giorgia Meloni a sostegno del candidato sindaco: volano insulti al premier Draghi, e qualche manganello.
In migliaia si radunano anche a Roma, in piazza San Giovanni, dove il sit-in assume toni da campagna elettorale, non si vedono tanto i cartelli e i soliti slogan, quanto piuttosto gli striscioni dei vari movimenti, più o meno dichiaratamente politici, che hanno coalizzato il dissenso contro le restrizioni.
Dovevano essere almeno una sessantina, in grandi città e comuni più piccoli come Bassano del Grappa e Francavilla al mare, le piazze autoconvocate sui social da chi si oppone, con vari accenti, alle restrizioni, al Green pass e ai vaccini. Ma le altre manifestazioni sono molto meno partecipate, tanto che nel gruppo Telegram più frequentato serpeggia la delusione, complice un'incomprensione sull'appuntamento per il raduno: qualcuno sapeva alle 16, altri alle 18. "A Firenze ci sono i turisti", commenta frustrato un utente.
I no-Green pass festeggiano comunque l'"assedio" di Trieste e l'irruzione di Milano. Qui, alla manifestazione inizialmente fissata in piazza Fontana e "non preavvisata" come precisa la questura, c'erano circa duemila persone. Un gruppo ha provato a entrare in piazza Duomo, forzando il cordone. Contestatori e polizia sono arrivati a un contatto, ma non si hanno notizie di contusi. Terminato il comizio, i manifestanti sono riesciti a passare sul retro del Duomo.
Molti gli studenti, ma non c'erano solo giovani. In testa al corteo lo striscione "No green pass all'università... e nell'intera società", accompagnato dallo slogan: "Se non cambierà bloccheremo la città". Sotto osservazione anche Torino, anche per la concomitanza con l'altro corteo cittadino del Pride. Qui i no-pass sono scesi in piazza per il decimo sabato consecutivo, erano alcune centinaia ma non si sono creati disordini. Secondo gli organizzatori, a Trieste avrebbero partecipato 20mila persone, la questura parla di 7mila. Tra i manifestanti anche il candidato a sindaco no-vax Ugo Rossi e gli indipendentisti del Territorio libero di Trieste.
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