marie kondo

CHE GIRO-KONDO! – CI SIAMO GIOCATI MARIE KONDO: LA GURU GIAPPONESE DEL RIORDINO, CHE PER ANNI CI HA FRACASSATO GLI ZEBEDEI CON IL SUO METODO PER METTERE A POSTO CASA, AMMETTE DI NON RIUSCIRE PIÙ A TENERE LA SUA ABITAZIONE PERFETTAMENTE IN ORDINE: “QUANDO SONO STANCA, NON CUCINO. E SE LA CASA È NEL CAOS, FACCIO FINTA DI NIENTE E VADO A DORMIRE” – NEL SUO NUOVO LIBRO, LA SCRITTRICE PARLA DELLA RICERCA DELL’ARMONIA INTERIORE: “SPEGNETE IL CERVELLO, OGNI TANTO…”

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Estratto dell’articolo di Annarita Briganti per www.repubblica.it

 

libro Marie Kondo ’s Kurashi at Home: How to Organize Your Space and Achieve Your Ideal Life

Anche Marie Kondo non riordina casa. La scrittrice bestseller, che ha conquistato il mondo con le sue regole per avere la casa e l’armadio perfetto, torna in libreria. Ha fatto tappa in Italia, a Milano, per il suo booktour europeo, a partire dalla sua nuova guida, Lettera dal Giappone (Vallardi, traduzione di Barbara Ronca), scritta con Marie Iida, sui sei principi per trovare l’armonia.

 

«Non sono una perfezionista o una persona perfetta. Anch’io sono un essere umano e, quando sono stanca, non cucino. Quando sono molto stanca, e vedo il caos che regna in casa, faccio finta di niente e vado a dormire» dichiara l’autrice nella libreria Rizzoli, intervistata da Annachiara Sacchi.

 

Consulente per il riordino da quando aveva diciannove anni, mentre frequentava l’università a Tokyo, lanciata dai suoi libri e da Netflix, Marie Kondo non si riconosce nella parola successo, le sta stretta.

 

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L’idea del nuovo volume nasce anni fa, su suggerimento di un editore inglese. Anche quando viveva a Los Angeles, le chiedevano continuamente spiegazioni sul Giappone.

«Ho apprezzato l’onestà e la sincerità degli americani, che dicono quello che pensano. Come molti giapponesi, sono timida.

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Facevo fatica a esprimere le mie idee, i miei pensieri. Di voi italiani apprezzo che sembrate rilassati sul lavoro. Dovremmo imparare a farlo pure nel mio Paese» aggiunge la scrittrice, che consiglia a tutte e a tutti un sanno egoismo.

 

«Lo chiamo “Ma”. È quello spazio, quella dimensione spazio-temporale che ci dobbiamo ritagliare. Una crepa nelle corse quotidiane, anche in Giappone corriamo sempre. Siamo bombardati di informazioni e di stimoli ma abbiamo bisogno di questo momento, di questa fessura, che può durare un quarto d’ora, pochi minuti al giorno».

 

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L’ispirazione è la cerimonia del tè in cui lo scopo non è solamente bere quella bevanda ma apprezzare ogni passaggio per arrivare al contatto con il liquido caldo. Un consiglio pratico che Kondo dà nel suo intervento a Milano è di non guardare i social, di non farsi distrarre da niente nel nostro rito, quello del caffè. Dobbiamo vivere quei momenti pensando solo a quello che stiamo facendo. Può accadere, sempre nella sua visione, anche quando cuciniamo o pieghiamo i panni asciutti.

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[...] A una bambina che le chiede come riordinare la propria esistenza, risponde di essere grata alla sua cameretta, al luogo che la protegge. «Guardati attorno, apprezza ciò che hai, capisci come passare dal pigiama ai vestiti che indossi e quindi, come mettere in ordine in modo efficiente l’armadio. E come ottenere lo spazio migliore per studiare».

 

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Non a caso, nel suo nuovo volume si parla di ricerca della perfezione, come qualcosa a cui tendere. «Bisogna ringraziare gli oggetti, prima di disfarsene, e salutare la casa prima di riordinarla. Poi, vi verrà in automatico farlo» conclude Marie Kondo, per la quarta volta nel nostro Paese. «I love Italy. Non dovete cambiare niente di voi».

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stanza disordineil magico potere del riordino cover libro marie kondo

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