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LA CINA CONTINUA A INSEGUIRE LA STRATEGIA "ZERO-COVID" E METTE IN LOCKDOWN SHANGAI - NELLA MEGALOPOLI DA 27 MILIONI DI ABITANTI CI SARA' UN NUOVO CICLO DI TEST: TUTTE LE COMUNITA' RESIDENZIALI RESTERANNO CHIUSE, E I CITTADINI DOVRANNO RIMANERE A CASA - TORNA IL LAVORO A DISTANZA, RIMARRANNO OPERATIVI SOLO I SERVIZI ESSENZIALI, SOSPESI TUTTI I TRASPORTI PUBBLICI - IL BLOCCO TERMINERA' IL 1° APRILE E...
Rita Fatiguso per ilsole24ore.it
Finora aveva smentito le voci ricorrenti di un lockdown. Ma nel weekend, davanti a una situazione in rapido deterioramento, il Governo della megalopoli da 27 milioni di abitanti ha annunciato il blocco completo a rotazione a Pudong e Puxi per un nuovo ciclo di test dell’acido nucleico a partire da questa mattina.
Il blocco sarà revocato alle 5 del mattino del 1 aprile. A Puxi continueranno le misure di quarantena per i sottodistretti e le aree confinanti dal 1° aprile al 5 aprile per i test PRC di reazione a catena della polimerasi.
La Cina continua ad avere in mente una sola misura di difesa dal contagio: lo zero-Covid-19. Shanghai diventa un test al di sopra di ogni immaginazione. Il contagio diffuso e il conseguente lockdown di un centro strategico per l’economia cinese è in grado di piegare in due la nazione.
Per le autorità «la misura mira a frenare la diffusione di COVID-19, proteggere la sicurezza e la salute della vita delle persone e raggiungere l’obiettivo dinamico zero-COVID-19 a livello sociale il prima possibile».
Il nuovo round di screening COVID-19 cosiddetto "block and grid" è stato deciso dopo aver valutato la situazione dei precedenti round di screening e analisi degli esperti.
Durante il lockdown tutte le comunità residenziali rimarranno chiuse. Tutti i residenti sono tenuti a rimanere a casa. Le persone e i veicoli potranno solo entrare ma non uscire dai compound. I servizi di consegna pasti e corrieri rimarranno operativi per garantire le necessità di base ma il personale addetto alle consegne non potrà entrare nelle comunità.
Torna il lavoro a distanza
Durante il lockdown, i lavoratori degli enti governativi e delle istituzioni pubbliche sono chiamati a lavorare da casa, ad eccezione di coloro che devono svolgere attività anti-Covid-19 o garantire il funzionamento di base della città.
Il comunicato ufficiale chiama a raccolta comitati di quartiere e di villaggio per diventare volontari e prendere parte al lavoro anti-Covid-19, tra cui il personale medico, gli agenti di polizia e tutti coloro che possono uscire dalle loro comunità con certificati di lavoro o certificati delle loro aziende.
Tutte le aziende all’interno delle aree di blocco devono condurre operazioni a porte chiuse o consentire al personale di lavorare da casa. Le società di servizi pubblici, come quelle che si occupano di acqua, elettricità, carburante, gas, comunicazioni, trasporti, forniture di carne e verdura, continueranno comunque ad operare.
Anche i trasporti pubblici, compresi autobus, metropolitane, traghetti, taxi e auto che effettuano chiamate online, saranno completamente sospesi durante il lockdown. Solo i veicoli speciali, come quelli per la prevenzione della pandemia o le ambulanze, saranno ammessi sulle strade locali in aree chiuse.
Il rischio forniture
Campi di quarantena Covid in Cina 5
L’ufficio anti-Covid della municipalità ha precisato che devono essere garantite forniture sufficienti di cibo e beni di prima necessità insieme a prezzi stabili durante il blocco. Saranno aperti numeri verdi per chi ha esigenze mediche, in particolare donne in gravidanza o che necessitano di emodialisi, radioterapia o chemioterapia.
I residenti sono invitati a seguire gli ordini dei loro sottodistretti, città o aziende nel ricevere i test PCR. Chi non supera il test vedrà il codice sanitario diventare giallo, influendo sulla loro mobilità.
Campi di quarantena Covid in Cina
Quelli che rifiutano o interferiscono con le misure anti-contagio dovranno assumersi ogni responsabilità legale. Le misure di prevenzione saranno in ogni caso adeguate in base all’evoluzione della situazione pandemica.
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