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COLLAGE FARAONICO – PER FESTEGGIARE I 30 ANNI DELLA PIRAMIDE DEL LOUVRE DI PARIGI L’ARTISTA FRANCESE JR HA REALIZZATO UN’ENORME INSTALLAZIONE SERVENDOSI DI 2.000 STRISCE DI CARTA E DELL’AIUTO DI OLTRE 400 VOLONTARI - UN LAVORO LUNGO QUATTRO GIORNI E DISTRUTTO IN QUALCHE ORA DAI VISITATORI COME PREVISTO DALL’ARTISTA CHE, PERÒ, HA SCATENATO LE PROTESTE DEI PARIGINI CHE NON VOLEVANO VEDERE PEZZETTI DI CARTA SVOLAZZARE PER LA CITTÀ… (VIDEO)

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Da "www.ilpost.it"

 

installazione al louvre di jr 3

Per festeggiare i 30 anni della piramide del Louvre di Parigi, ufficialmente inaugurata il 29 marzo del 1989, l’artista francese JR ha realizzato un’enorme installazione servendosi di 2.000 strisce di carta e dell’aiuto di oltre 400 volontari, che per tre giorni le hanno incollate tutto intorno alla piramide. Ne è uscita un’illusione ottica che, se osservata dall’alto, dà l’impressione che il Louvre stia sprofondando in un abisso.

 

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Non è la prima volta che JR realizza un’installazione per il Louvre: nel 2016 ne aveva ricoperto le pareti con fotografie del palazzo del Louvre, creando l’illusione che fosse scomparsa.

 

L’installazione è stata rapidamente distrutta dalle persone che camminavano attorno alla piramide, cosa prevista e in un certo senso auspicata dallo stesso JR che ha spiegato che «il sole asciuga la colla e a ogni passo le persone strappano pezzi della fragile carta. Il processo sta tutto nella partecipazione di volontari, turisti e gente a caccia di souvenir».

installazione al louvre di jr 1

 

JR è uno street artist che è stato spesso paragonato a Banksy; si definisce un photograffeur, qualcosa a metà tra un fotografo e un autore di graffiti. È infatti famoso per i grandi collage fotografici che ha realizzato in giro per il mondo: prende una fotografia, la divide come fosse un puzzle e la stampa su tanti piccoli fogli che poi appiccica su muri o monumenti.

 

Negli ultimi anni è diventato famoso anche per Visages, villages, il documentario girato insieme alla regista Agnès Varda, una delle più importanti del Novecento, morta il 29 marzo a 90 anni.

 

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Noemi Penna per "www.lastampa.it"

 

Da «oscenità» architettonica a icona in tutto il mondo. Ne ha fatta di strada la piramide del Louvre che oggi celebra i suoi primi trent'anni nel cuore di Parigi. Per festeggiare quest'importante traguardo JR, uno dei più famosi street artist al mondo, ha realizzato un collage gigante aiutato di 400 volontari per rivelare il «Segreto della Grande Piramide». Ma i festeggiamenti andranno avanti per mesi, con mostre e concerti in più sedi.

 

installazione al louvre di jr 5

Una grande festa che avrà al centro il capolavoro in vetro dell'architetto statunitense di origine cinese Ieoh Ming Pei, vincitore nel 1983 del Pritzker Prize, il Nobel dell'architettura, inaugurato il primo aprile 1989. A commissionarglielo furono l'allora presidente socialista Francois Mitterrand e il suo ministro della Cultura Jack Lang ma fu presto definita una «scelta azzardata»: il visionario architetto volle trasformare il cortile Napoleone - in quegli anni utilizzato come parcheggio - in una zona di aggregazione, incastonando al suo centro una doppia piramide di vetro, una esterna, circondata dalle fontane, l'altra sommersa, all'incrocio delle gallerie museali, donando nuova luce.

installazione al louvre di jr 4

 

La struttura in acciaio della piramide pesa 95 tonnellate e poggia su un telaio in alluminio di 105 tonnellate. È ricoperta da 603 quadrati e 70 triangoli di vetro, tenuti insieme da 6 mila barre e 200 mila nodi, per 35 metri d'altezza. E ci sono voluti quattro anni per costruirla.

 

installazione al louvre di jr 2

Ma quel progetto, ora diventato un simbolo per il mondo intero, non è stato accolto nel migliore dei modi, tanto da essere considerato sacrilego per la sua sfacciata modernità abbinata a uno storico palazzo rinascimentale. Il quotidiano satirico Le Canard Enchainé, ad esempio, paragonò la piramide ad una tomba egizia, ironizzando sul fatto che Mitterrand, già ammalato, volesse diventare il primo faraone della storia francese.

questa donna non sta per schiacciare la piramide del louvre in stile godzilla

 

Insomma, contro l'architetto si scatenò una vera campagna di ostracismo. L'allora direttore del Louvre, André Chabaud, rassegnò le dimissioni. Un sondaggio ha affermato che al 90% dei parigini non piaceva la ristrutturazione del Louvre. Insomma, la stessa sorte che era toccata all'altro simbolo della città, la Tour Eiffel, inizialmente descritta come un'opera «inutile», «mostruosa» e «colonna odiosa di metallo con bulloni».

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Ma la storia ha dato ragione a Pei. E anche grazie all'accesso centrale, il Louvre ha registrato un boom di visitatori, fino ai 10 milioni di oggi. E lo stesso architetto, oggi 102enne, è tornato a lavorare sul suo capolavoro per adattarlo al nuovo flusso di visitatori.

 

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«Il Louvre è l'unico museo al mondo la cui entrata è un capolavoro. La piramide è il suo simbolo moderno. Un'icona alla stregua dei capolavori che custodisce, come la Gioconda e le Venere di Milo», ha dichiarato il direttore del museo, Jean-Luc Martinez.

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