berlusconi veronica lario

UNA COLLETTA PER VERONICA – DOPO LA SENTENZA CHE HA STABILITO CHE L’EX SIGNORA BERLUSCONI NON HA DIRITTO ALL’ASSEGNO DI 1,4 MILONI AL MESE, VERONICA LARIO TENTA IL RICORSO IN CASSAZIONE: “SENTENZA PROFONDAMENTE INGIUSTA”, HA DETTO LA SUA LEGALE - E SILVIO CHIEDE LO STOP AL PIGNORAMENTO DEI CONTI

S.G. per il Messaggero

veronica lario

 

Il primo passo dei legali di Silvio Berlusconi sarà chiedere la sospensione dell'esecuzione del procedimento civile avviato da Veronica Lario davanti al Tribunale. Quello con il quale Veronica Lario ha sollecitato il pignoramento di circa 26 mln di euro, poi bloccati sui conti correnti dell'ex marito per il mancato versamento di una quota relativa all'assegno di separazione e per l'interruzione del versamento dell'assegno di divorzio a partire dai primi mesi di quest'anno.

 

È la prima conseguenza della sentenza della Corte d'appello con cui i giudici, in base sia alla legge sul divorzio sia alla recente giurisprudenza della Cassazione, hanno stabilito che la signora, economicamente autosufficiente, non abbia diritto all'assegno di 1,4 mln al mese quantificato dal Tribunale di Monza.

 

veronica lario berlusconi

Il primo passo dei legali di Veronica Lario, invece, sarà quello di preparare il ricorso in Cassazione contro la decisione di giovedì. Le poche parole sfuggite all'avvocato Cristina Morelli sono chiare: «è una sentenza profondamente ingiusta». Il legale non aggiunto altro. Sulla stessa linea anche la sua cliente che, al momento, tace, la richiesta al giudice puntava però a una cifra ancora più alta rispetto a quella stabilita: 3.6 milioni al mese. 

 

LA COMPENSAZIONEA meno che la Corte di Cassazione non accolga il ricorso della Lario, Berlusconi potrebbe ottenere la sospensione dell'esecuzione del pignoramento per poi saldare i conti con una compensazione. Secondo la sentenza di giovedì, la Lario dovrebbe restituire all'ex marito una cifra che si aggira tra i 43 e i 46 milioni, la somma dei «26 mila euro al giorno» netti versati «cinque anni», come ha detto lo stesso cavaliere che, senza alcun provvedimento del giudice, aveva già deciso di interrompere i versamenti.

 

Al momento comunque, l'ex first lady non riceverà più alcun appannaggio. I giudici hanno sottolineato che può «contare su un cospicuo patrimonio, oltretutto costituitole integralmente dal marito nel corso del quasi ventennale matrimonio»: ai 104 milioni di euro lordi versati dal Cavaliere, si aggiungono i «numerosissimi gioielli» che lui le ha regalato, e parecchi immobili. Quanto basta per «consentirle un tenore di vita elevato». 

VERONICA LARIO IN TENEBRE DI DARIO ARGENTOveronica lario