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UN ALTRO COLPO DEI MAGISTRATI: COME SI MUOVONO, SI SCATENANO GLI HATER - LA STORIA DELLA FAMIGLIA NEL BOSCO ALIMENTA L’ODIO VERSO I GIUDICI: LA FURIA ONLINE HA COLPITO LA PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEL TRIBUNALE DEI MINORI DELL’AQUILA, CECILIA ANGRISANO, PRESA DI MIRA DA UNA VALANGA DI MINACCE E OFFESE. DIVERSI HANNO CHIESTO IN RETE IL SUO INDIRIZZO O UNA SUA MAIL, MENTRE SU FACEBOOK SI PARLA DEL TRIBUNALE COME DI “UNA FOSSA PIENA DI VERMI” - I MOTIVI PER CUI I MAGISTRATI HANNO TOLTO I BIMBI ALLA FAMIGLIA DEL BOSCO E LA RISPOSTA DEL LEGALE DEI GENITORI CHE "SMONTA" L’ORDINANZA…
1. MINACCE E INSULTI ALLA GIUDICE CHE HA TOLTO I BAMBINI ALLA FAMIGLIA NEL BOSCO
Estratto dell’articolo di C.Z. per “la Repubblica”
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
La storia della famiglia nel bosco divisa dai giudici, al quarto giorno, ha prodotto un assalto social nei confronti di quattro magistrati del Tribunale dei minorenni dell'Aquila. I magistrati che — il 13 novembre scorso — hanno tolto la potestà genitoriale a Nathan Trevillion e Catherine Birmingham, affidando i loro tre figli a una struttura protetta di Vasto.
In particolare, la furia online ha colpito la presidente del collegio, Cecilia Angrisano, aggredita con un profluvio di minacce e offese. Diversi hanno chiesto in rete il suo indirizzo o una sua mail.
Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
«Il Tribunale dei minori è una fossa piena di vermi», si è letto su Facebook. È possibile che nei prossimi giorni sia presentato un esposto.
La Giunta esecutiva abruzzese dell'Anm ha espresso «apprensione per la campagna d'odio mediatico» che ha trasformato una giudice «in un bersaglio di ingiurie e intimidazioni».
Ancora l'Associazione nazionale magistrati: «C'è stupore e rammarico sul fatto che, in un clima così esasperato, i rappresentanti del governo insistano nella delegittimazione dell'Autorità giurisdizionale […]».
nathan e catherine trevallion 1
Sul tema si è fatto sentire di nuovo il vicepremier Matteo Salvini.
«Farò di tutto perché quei tre splendidi bambini tornino a casa, fra le coccole di mamma e papà», ha postato. «È una vergogna, un precedente pericoloso e preoccupante, un trauma per una famiglia che ha scelto l'Italia per vivere serena […]
[…]
2. LA RISTRUTTURAZIONE, IL BAGNO, LA SCUOLA LA STRATEGIA PER RIPORTARLI A CASA
Estratto dell’articolo di Corrado Zunino per “la Repubblica”
nathan e catherine trevallion 3
Le cinque pagine di ordinanza del Tribunale dei minorenni, al di là delle polemiche, sono chiare. Indicano che cosa manca alla famiglia Trevillion-Birmingham per poter continuare a vivere — tutti e cinque insieme — nel casaletto immerso tra querce e lauri ai bordi della provinciale per Vasto. Oggi la casa in pietra, comprata nel 2021 con 20mila euro senza accendere un mutuo, si sviluppa su 40 metri quadrati: cucina più stanzone, quest'ultimo con quattro letti.
Adiacente, c'è una roulotte.
Appoggiandosi sulla relazione del servizio sociale del 23 settembre 2024, i quattro giudici, guidati da Cecilia Angrisano, hanno detto che non è accettabile un water a secco in giardino, a quindici metri dalla porta d'ingresso. Peraltro, secondo il rapporto dei carabinieri del 4 ottobre 2024, il casaletto sarebbe "instabile" e posizionato in un'area a rischio sismico. Centrale è il fatto che non c'è alcuna utenza allacciata: il gas (sostituito da una stufa e un caminetto in cucina), la luce (sostituita da led a soffitto) e l'acqua corrente (sostituita dal prelievo a una fonte). Nel casolare sono stati segnalati, ancora, problemi di umidità.
nathan e catherine trevallion 2
Nell'ordinanza 454 si legge che i tre fratellini, Rose Utopia, Galorian e Bluebell, parlano male l'italiano, e hanno tra i sei e gli otto anni. D'altra parte, lo parlano maluccio anche i genitori: Nathan, 51 anni, di Bristol, e Catherine, 45 anni, di Melbourne.
Ancora, questo deficit è figlio del fatto che i tre non vanno la mattina a scuola, anche se sono già in età da primaria. L'assenza di frequentazione dei coetanei, secondo i giudici, può avere effetti «sullo sviluppo cognitivo-emotivo».
L'unschooling, lo studio a casa con i genitori docenti e un aiuto in presenza e online da parte di una maestra molisana, mostra diversi limiti per la preparazione generale […]
nathan e catherine trevallion 4
Poi c'è la questione medica. I tre bimbi hanno avuto una sola vaccinazione, alla nascita. Nessun richiamo, nessun siero anti-Covid nel 2021. I genitori non vogliono che venga loro preso il sangue, anche se papà Nathan ha chiesto, senza ottenerli, 150mila euro per concedere il prelievo. La pediatra, per dire, è entrata nella vita familiare solo lo scorso luglio, imposta dall'assistente sociale. I giudici hanno chiesto controlli neuropsichiatrici per i piccoli.
La prima azione suggerita dall'avvocato Giovanni Angelucci è stata la ristrutturazione della casa nel bosco. Un ingegnere ha redatto un progetto, a breve verrà presentata la segnalazione di inizio attività: sarà aggiunto un vano per poter tenere all'interno il gabinetto, collegato a un sistema di fitodepurazione «suggerito e sovvenzionato dall'Unione europea». Il nuovo disegno consentirà la realizzazione di una stanza in più: sarà destinata ai tre figli, oggi in camera con i genitori.
«Condizioni disagevoli e insalubri», hanno scritto i giudici, ma in verità nel casaletto in pietra non ci sono cattivi odori. E ancora, il «rudere fatiscente» (definizione dei carabinieri) non è tale. La famiglia, staccata dalla rete elettrica nazionale, ha comunque i pannelli solari nel retro. «Le condutture generali del gas in una zona così remota non esistono, dovrebbero ricorrere a bombole». La cucina economica che Nathan ha acquistato prevede piatti di ghisa riscaldanti: «La casa è fissa a 22 gradi, persino troppo calda», assicura il legale.
Il pozzo, dice, serve per lavarsi. L'acqua potabile è presa da fonti vicine, «dove si reca tutto il comprensorio». La pericolosità strutturale dell'abitato? «Un certificato di idoneità statica è già stato rilasciato lunedì scorso».
Sul piano delle relazioni dei figli, i genitori segnalano la comunità neorurale che frequentano: famiglie con bambini. Quanto alla scolarizzazione, il provvedimento di un istituto comprensivo di zona «ratifica la richiesta di avvalersi dell'istruzione parentale». Utopia Rose può accedere alla terza, gli altri due inizieranno il loro unschooling affiliato a una scuola bresciana. «Non parlano bene l'italiano, ma parlano l'inglese».
I soldi insufficienti […] «I coniugi hanno due conti correnti, una vettura con bollo e assicurazione, due telefonini e un tablet. Pagano le tasse sulla casa e sulla spazzatura. Possiedono tutto quello che serve per l'essenziale, il superfluo lo rifiutano». Entro la prossima settimana l'avvocato depositerà il ricorso contro l'ordinanza.
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