RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Elena Dusi per "la Repubblica"
Partire per lo spazio era già stata un'impresa. Tornare sulla Terra si sta rivelando altrettanto complicato. Starliner, la nuova navicella della Boeing, era riuscita a decollare per il suo primo volo con due astronauti a bordo il 5 giugno, dopo due lanci rinviati durante il conto alla rovescia per problemi tecnici. Perdendo elio da 3 valvole, con 5 motori su 28 che funzionavano a singhiozzo, aveva raggiunto la Stazione spaziale internazionale a 400 chilometri di altitudine dopo un giorno di viaggio. […]
La permanenza nello spazio dei due astronauti di Starliner, i veterani della Nasa Butch Wilmore, 61 anni, e Sunita Williams, 58, doveva concludersi dopo una settimana. Le disavventure del viaggio di andata, però, hanno convinto Nasa e Boeing a usare cautela. […]
Prima di dare luce verde per la ripartenza, gli ingegneri americani si sono messi a ricontrollare valvole non proprio a tenuta stagna e propulsori ad affidabilità intermittente. La data del ritorno a Terra, fissata inizialmente per il 13 giugno, è così slittata al 18. Dal 18 si è scelto di aspettare per prudenza fino al 22. Il 22 non tutti i controlli erano completi, e la Stazione era in subbuglio per una programmata passeggiata spaziale.
L'addio di Wilmore e Williams all'orbita è stato così portato al 26 giugno. Neanche quell'appuntamento però ha resistito a lungo. Il ritorno di Starliner sulla Terra è stato posticipato a data da destinarsi. La Nasa minimizza i problemi. La cambusa della Stazione è piena: anche con 9 astronauti a bordo non ci saranno penurie. […]
Wilmore e Williams nel frattempo si rendono utili con i lavori di bordo. Per la Boeing si tratta però di un imbarazzo che non passa inosservato. Sbuffi e singhiozzi dei motori di Starliner si accompagnano ai problemi di sicurezza degli aerei dell'azienda. […]
Gli inciampi della Boeing non sono una buona notizia neanche per la Nasa. Nel 2014 l'agenzia spaziale Usa aveva deciso di affidarsi a due aziende private per costruire la navicella del futuro. […] Ad aggiudicarsi i due contratti fu la allora sconosciuta SpaceX, guidata da un certo Elon Musk (prese dalla Nasa 2,6 miliardi di dollari) e la Boeing, finanziata con 4,2 miliardi.
Tra le due industrie, la Boeing era considerata la più affidabile. È stata invece SpaceX a raggiungere per prima la Stazione con degli astronauti a bordo nel 2020. Da allora le navicelle di Musk hanno svolto il compito di taxi 8 volte e si preparano a riportare l'uomo sulla Luna. Hanno valvole e propulsori più affidabili, ma non altrettanto, dal punto di vista Usa, si può dire di Musk, in affari con la Cina e ambiguo nei rapporti con la Russia. Né i problemi sulla Terra né quelli in cielo fanno oggi dormire sonni tranquilli alla Nasa.
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