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NON TUTTI I “NO-MASK” VENGONO PER ROMPERE IL CAZZO - UNA COMMERCIANTE DI CREMONA, SORDA DA 38 ANNI, È COSTRETTA A CHIUDERE IL SUO NEGOZIO PER COLPA DELLE MASCHERINE! – LA DONNA HA RIVELATO CHE A CAUSA DELLE PROTEZIONI FACCIALI NON È PIÙ IN GRADO DI LEGGERE IL LABIALE DEI CLIENTI, RENDENDOLE IMPOSSIBILE IL LAVORO – “RICORDO BENE IL GIORNO IN CUI UNA SIGNORA, ALLA QUALE ERA STATO EVIDENZIATO IL PROBLEMA DELLA MIA SORDITÀ, OLTRE A NON ABBASSARE LA MASCHERINA MI AVEVA DATO DELLA TONTA…”

Mauro Esposito per www.occhinotizie.it

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Un negozio di Cremona chiude a causa delle… mascherine. È la storia di Maria Rosa Ziglioli, 58 anni, costretta a chiudere il suo storico negozio di biancheria “Per filo e per sogno”. Dopo 34 anni di attività e un giro d’affari di tutto rispetto, è costretta ad abbassare per sempre la serranda, per colpa del Covid.

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Cremona, negozio chiude a causa delle… mascherine

Sorda da 38 anni, Maria Rosa ha perso l’udito a causa delle cure per risolvere un problema oncologico. Nel tempo ha imparato a leggere perfettamente il labiale delle persone e dei clienti, ma da quando è arrivato il Covid, e il conseguente obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, negozi compresi, per lei è diventato molto difficile lavorare come riportato dal Corriere di Milano.

 

La mascherina trasparente

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La commerciante indossa una mascherina trasparente, di quelle certificate proprio per i non udenti, e così chi la accompagna. “Fino a quando sarà obbligatorio l’uso delle mascherine io sarò sempre penalizzata — racconta —. Il problema è sorto quando ho riaperto dopo il lockdown, nel maggio 2020. Di carattere amo le sfide e sono andata avanti, finché poi la stanchezza ha preso il sopravvento. Ricordo bene il giorno in cui una signora, alla quale era stato evidenziato il problema della mia sordità, oltre a non abbassare la mascherina mi aveva dato della tonta, oppure di quando sono stata derisa perché non avevo capito la richiesta di una cliente”.