polizia penitenziaria

UN COMMISSARIO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA, IN SERVIZIO NEL CARCERE DI BIELLA, È STATO CONDANNATO AI DOMICILIARI PER DELLE ACCUSE DI VIOLENZA E TORTURE NEI CONFRONTI DI ALCUNI DETENUTI - ALTRI 27 AGENTI SONO STATI SOSPESI PER AVER PARTECIPATO AI PRESUNTI PESTAGGI OPPURE PER NON AVER FATTO NULLA PER IMPEDIRLI - DUE CARCERATI HANNO ANCHE RACCONTATO CHE SAREBBE STATO OFFERTO LORO DI COMPRARE DELLA DROGA IN CAMBIO DI…

Estratto dell'articolo di Mauro Zola per “la Stampa”

 

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Un commissario della Penitenziaria, Antonio Pisa, agli arresti domiciliari e altri ventisette agenti in servizio nella casa circondariale per i quali il procuratore Teresa Angela Camelio ha chiesto la sospensione dal servizio […]. È il bilancio della chiusura dell'indagine sulle violenze al carcere di Biella, che ha portato la magistratura a formulare per tutti gli indagati il reato di torture. Gli episodi contestati riguardano tre detenuti che sarebbero stati legati, gettati in cella e poi picchiati, fatti che risalirebbero all'estate scorsa.

 

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[…] due, entrambi cittadini marocchini, avrebbero raccontato che oltre alle botte sarebbe stato offerto loro di comprare della droga, dando in cambio la fede nuziale. Sul possibile coinvolgimento di agenti nel traffico di stupefacenti, cellulari e schede Sim, è da tempo in corso un'altra indagine da parte della squadra mobile, c'è già un arrestato, probabili altri sviluppi.

 

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[…] I video sono stati esaminati fotogramma per fotogramma, sentiti decine di testimoni per capire se quei metodi erano la norma o un'eccezione. Alla fine ci sono andati di mezzo tutti,: chi ha partecipato ai presunti pestaggi e anche chi ha soltanto visto ma non ha fatto nulla per impedirli.

A partire da lunedì i ventisette indagati sfileranno davanti al giudice delle indagini preliminari che deciderà sulle sospensioni.

 

Una tempesta in più sul personale della casa circondariale già decimato da altre inchieste, soprattutto quella sui «furbetti del tampone», […] I tamponi destinati soltanto ai detenuti venivano utilizzati da agenti, infermieri, educatori, persino da familiari, fatti entrare la sera in carcere senza permesso.

 

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In totale sono ventidue gli indagati che aspettano il rinvio a giudizio. Da anni la mobile indaga anche su un traffico di droga, che arriverebbe in carcere con la complicità degli operatori. I primi sospetti erano arrivati dopo l'arresto di un gruppo che lanciava cocaina, cellulari e persino tablet sopra il muro. All'interno nessuno se n'era mai accorto. Cinque agenti sono stati trasferiti, uno arrestato dopo che in casa gli è stato trovato dello stupefacente che aveva tentato di nascondere gettandolo dalla finestra.