DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
Enrico Franceschini per “la Repubblica”
È il cimitero più visitato della città: non dai partecipanti a un funerale, bensì dai turisti, attratti da una vista che grazie alla posizione elevata arriva fino al Tamigi e dalla presenza di una salma famosa, quella di Karl Marx. Ma nel prossimo futuro i visitatori del cimitero londinese di Highgate incontreranno una novità al termine del pellegrinaggio fino alla tomba del padre del comunismo: un caffè e un negozio di souvenir in cui fare acquisti. "Proletari di tutto il mondo, passate alla cassa prima di uscire", avrebbe potuto commentare con amaro sarcasmo l'autore de "Il capitale".
L'iniziativa di, per così dire, commercializzare il marxismo parte dal Friend of Highgate Cemetery Trust, l'organizzazione senza fini di lucro che gestisce il campo santo nel quartiere omonimo della parte nord di Londra: le cui 170 mila tombe, alcune antichissime, hanno bisogno di restauro, altrimenti rischiano di venire divorate dalla flora che le circonda. D'altra parte, 100 mila persone l'anno visitano Highgate, pagando pure un biglietto d'ingresso, per cui i responsabili hanno pensato di sfruttare la popolarità del luogo allo scopo di trovare i fondi per pulizie e riparazioni.
karl marx in una rivisitazione del poster di barack obama
«Qualcuno crede che ci sia qualcosa di macabro nel visitare un cimitero, ma questi posti hanno sempre riscosso un certo interesse », dice Ian Dungavell, il direttore del trust di Highgate, interpellato dal Guardian . Gli esempi, in effetti, abbondano: dal Père-Lachaise di Parigi, dove sono sepolti fra gli altri Jim Morrison, Colette, Balzac, Gioacchino Rossini, Yves Montand, ai cimiteri delle star di Hollywood, dove giacciono Rodolfo Valentino e Marilyn Monroe, fino a quello della cattedrale di Novodievich a Mosca, in cui riposano grandi scrittori come Gogol e Checov, oltre a Nikita Krusciov, l'unico leader sovietico a non essere stato sepolto lungo le mura del Cremlino accanto al mausoleo di Lenin.
Anche ad Highgate ci sono centinaia di tombe di personaggi noti, tra cui scienziati, artisti e politici del passato, ma il più importante è chiaramente Marx, morto nel 1883 a Londra, dove aveva vissuto ininterrottamente dal 1849. Sormontato dal suo celebre slogan rivoluzionario, "proletari di tutto il mondo, unitevi", il suo mausoleo è spesso coperto di fiori, talvolta rinsecchiti. L'anno scorso è stato vandalizzato due volte da ignoti, che hanno fatto a pezzi una lapide di marmo a martellate e scritto con vernice rossa sulla tomba le parole "dottrina d'odio" e "architetto del genocidio".
Da allora i gestori del cimitero lo hanno ripulito, riportandolo alle condizioni originali. Con un coffee-shop e un negozio di souvenir (di certo con un suo caratteristico busto), forse potranno installare anche maggiori controlli. Il dubbio è se, alla prospettiva che i suoi visitatori prima di andarsene siano invitati a passare alla cassa, il padre del comunismo si rivolterebbe nella tomba.
Ma forse gli dispiace di più che il nuovo leader del Labour stia facendo piazza pulita di Jeremy Corbyn e seguaci, come il suo vice John McDonnell che si definiva orgogliosamente "marxista", dopo la peggiore sconfitta alle urne in quasi un secolo.
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