prova scritta per magistrati 4

SE QUESTI SONO GLI ASPIRANTI GIUDICI DI DOMANI, STIAMO FRESCHI - AL CONCORSO PER I 310 POSTI DI MAGISTRATO ORDINARIO, BANDITO NEL 2019 E SLITTATO PER DUE ANNI A CAUSA DEL COVID, È STATA UN’ECATOMBE: PROMOSSO APPENA IL 5% DEI CANDIDATI, NIENTE DA FARE PER OLTRE 3.500 PERSONE SU 3.797 - COLPA DI STRAFALCIONI DI DIRITTO E PURE DI ITALIANO, NONOSTANTE LA LAUREA IN GIURISPRUDENZA - LA COMMISSIONE: “ERRORI CHE MANCO IN TERZA ELEMENTARE...”

Da www.ilriformista.it

 

concorso magistratura

Una ecatombe. Un vero e proprio flop il concorso per i 310 posti di magistrato ordinario, bandito nel 2019 e slittato per due anni a causa del Covid. I risultati delle prove scritte hanno evidenziato che appena 220 su 3.797 candidati sono risultati idonei a sostenere gli orali, in programma il prossimo 27 giugno presso la sede di via Arenula.

 

concorso magistratura

Bocciati dunque oltre 3.500 aspiranti magistrati protagonisti di strafalcioni di diritto e pure di italiano nonostante la laurea in giurisprudenza. A passare, percentuali alla mano, è solo il 5,7% dei candidati che si sono presentati lo scorso luglio per la prova scritta. La prima conseguenza è che resteranno scoperti almeno 90 dei 310 posti in lizza per entrare in magistratura, già carente, secondo una stima del Csm, di oltre mille pm.

 

concorso magistratura 2

Non è la prima volta che il concorso regala un numero di bocciati considerevole. Nel 2008, in occasione di un maxi-concorso che avrebbe dovuto assicurare alla magistratura una decisa iniezione di forze nuove, con 500 giudici in più.

 

“Allora fu coperta la metà dei posti” ricorda il pm milanese ed ex presidente dell’Anm Luca Poniz, tra i 30 componenti della commissione d’esame dell’attuale concorso. Né lui né i suoi colleghi, assicura intervistato dall’ANSA, hanno voluto usare la mano pesante (“quando si legge un tema, non c’è nessun preconcetto o severità predeterminata”).

 

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Commissione che ha dovuto prendere atto di un livello “inadeguato” di concorrenti, protagonista di una “grande povertà argomentativa e povertà linguistica, molto spesso temi che ricalcano schemi pre-confezionati, senza una grande capacità di ragionamento, una scarsa originalità, poca conseguenzialità e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica. Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio, io l’ho imparato in terza elementare”.

 

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Secondo Poniz le cause sono da ricercare nel “collasso dell’attitudine formativa della scuola” ma anche nella “proliferazione” di Atenei , che tendono a promuovere tutti “perché le Università si alimentano attraverso i risultati positivi.