orgia kubrick

“ERO COSTRETTA A FARE SESSO CON DIECI PERSONE” - CONTINUANO LE DEPOSIZIONI HOT AL PROCESSO SULLE ORGE IN UN NIGHT CLUB IN PROVINCIA DI CASERTA - TRA I CLIENTI C’ERANO PROFESSIONISTI E MEDICI MA IL GIRO DELLE PROSTITUTE SFRUTTATE HA FATTO SALTARE IL GIOCATTOLO: “C’ERANO MOLTE COPPIE E TANTI SINGOLI CHE CI CHIEDEVANO DI PRENDERE IL…” 

PROSTITUTA

1 - ORGE NEL NIGHT CLUB DEL CASERTANO, LA CONFESSIONE: «COSTRETTA A FARE SESSO CON 10 PERSONE»

Alessio Esposito per http://www.internapoli.it

 

Scambi di coppia, prostituzione e prestazioni sessuali che andavano ben oltre a quello che si dovrebbe svolgere (si fa per dire) in una normale casa di appuntamenti. A raccontare -alla vigilia della sentenza del processo che vede imputati alcuni di quelli che a suo tempo furono indagati dopo la chiusura del noto night club di Alife Elisir - ciò che succedeva all'interno del locale è Anna Maria.

STRIP TEASE IN UN NIGHT

 

"Le persone arrivavano alle dieci e poi iniziavano a scegliere con chi intrattenersi. Si poteva scegliere una persona di qualsiasi sesso. Poi si recavano in alcune stanze sprovviste di cancellate e cominciavano a fare sesso con gruppi che comprendevano dalle cinque alle dieci persone.  Era Giuseppe Fallarino - detto Pino - che organizzava il tutto. Era lui che spostava me e a altre entraineuse da un luogo all'altro. Dopo queste prestazioni facevo un secondo turno di spogliarello e ulteriori prestazioni sessuali dello stesso tipo."

 

PROSTITUTA

I nomi degli indagati sono Giuseppe Fallarino, 68 anni, residente a Vasto, Maria Saveria Brattoli, 62 anni residente a Vasto, Pietro Lucio Francesco Maenza, detto Piero, 49 anni, residente a Contessa in Entellina, Svitlana Oshkina, 49 anni, residente ad Acerra, Raffaele Flocco, detto Lello, 57 anni, residente a Giugliano, Vasyl Sydoruk, 37 anni, domiciliato a Melizzano, Emine Smail Smail detta Tania, 43 anni, residente a Presenzano, Michele De Martino, detto Daniele, 50 anni,domiciliato a Castel Volturno, Salvatore Vicedomini, detto Salvo, 65 anni, residente a Salerno, Oksana Romaso, detta Anna, 37 anni, residente a Bacoli, Luciano Sgambato, 57 anni, residente a Piedimonte Matese, impiegato dell'ospedale civile del capoluogo matesino, Pasqualino Di Nuzzo, 47 anni, residente a Pietramelara, Vincenzo Rossi, 64 anni, residente a Ceprano, titolare del circolo privato "Eros Club" di San Vittore del Lazio.

 

2 - LE ORGE AL NIGHT CLUB A LUCI ROSSE. SALTANO FUORI, TRA I CLIENTI, I NOMI DI DUE MEDICI. CHE SCENA: IN TRENTA IN FILA DAVANTI ALLA CAMERA ASPETTANDO IL TURNO

Da https://www.casertace.net

 

SESSO IN UN NIGHT CLUB

Non è che la clientela del night club a luci rosse "Elisir" di Alife fosse costituita da persone non della zona, magari neppure casertane, che si recavano in un luogo distante dalla propria residenza. C'erano anche tanti casertani e, addirittura, professionisti della zona. Dai racconti delle ragazze sfruttate nella prostituzione emerge, infatti, il nome di un certo Luciano, dipendente dell'ospedale di Piedimonte Matese e amico intimo di Pino Fallarino, l'uomo di statura bassa (circa 1 metro e 45 circa) gestore principale del locale e pianificatore di tutti i traffici legati alla prostituzione, che all'interno del night trovavano la loro esplicazione pratica.

prostituta

 

Luciano aveva coinvolto, a sua volta, due dottori, e in questo caso il "dottori" sta per medici, tali Ciro e Federico, i quali, lavorando a Piedimonte non temevano più di tanto di essere riconosciuti nelle varie ammucchiate che si sviluppavano all'interno di elisir.

Insomma, la curiosità per il vizio, per le morbose pratiche sessuali, sovrastava anche il timore della sconvenienza di essere indidivuati ed eventualmente additati.

 

Tra i vari racconti inseriti nel verbale dell'ordinanza che di qui a un paio di mesi definirà la prima fase processuale con la sentenza di primo grado, che sarà pronunciata in un collegio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ci ha colpito, soprattutto, quello di una delle ragazze che si prostituivano, che ha delineato una immagine veramente pazzesca, surreale: una fila lunghissima di uomini che, come se si trovassero alla Posta, in una banca, in una pasticceria, bigliettino in mano, attendevano il proprio turno per consumare un rapporto sessuale con queste ragazze.

club prive orgia

 

Pensate che se ne effettuavano almeno una trentina, che poi prevedevano eventualmente anche un bis per chi lo desiderava,  dopo una pausa musicale da dedicare magari a uno spuntino, a fronte di sole due ragazze che si sottoponevano ognuna a 20 o 25 rapporti nel giro di pochissime ore nelle serate normali, salvo variabili orgiastiche e altre ricercatezze tipiche della materia. Il tutto per la miseria di 100 euro.

 

3 - ALIFE. CASA DEL SESSO IN PAESE: TRA I CLIENTI NOTI PROFESSIONISTI DEL CASERTANO

Antonio Maria Pascarella per https://www.corrierece.it

 

nubilefilms trio

Molteplici figure di spicco quali liberi professionisti proveniente da tutta la provincia di Caserta, hanno frequentato assiduamente la casa a luci rosse nota come Elisir e sita ad Alife. Gli inquirenti, spulciando tra le intercettazioni hanno identificato comunicazioni compromettenti tra i gestori del club e i vari clienti che vi affluivano. Le serate venivano annunciate tramite un noto giornale del settore che dispensa annunci di incontri di natura sessuale. Coinvolti dunque medici, avvocati, ingegneri. Una delle prostitute implicate nello scandalo ha riferito quanto segue.

 

4 - LA TESTIMONIANZA AL PROCESSO: "VI SPIEGO COME AVVENIVANO LE ORGE NEL NIGHT A LUCI ROSSE TRA COPPIE DI INSOSPETTABILI." LA VARIABILE A 3 CON IL "MARITO" GUARDONE

Da https://www.casertace.net

 

coppia preliminari

Si è dovuto attendere qualche anno pr chiarire, con precisione, cosa succedesse all'interno nel night club a luci rosse Elisir di Alife. Nel senso che nell'ordinanza che al tempo colpì i titolari e i gestori alcune cose non erano state declinate con precisione. Lo schema del cliente maschio che va con la prostituta femmina, la quale addirittura sostiene lo sforzo di far sesso anche con decine di uomini ogni sera era apparso chiaro. Mentre non si capiva cosa facessero le coppie che, come tali, entravano nel night allo scopo di essere di per se stesse un'unità di esercizio sessuale.

 

In una delle scorse puntate di questo lungo approfondimento abbiamo pubblicato anche una valutazione, fatta dal gip, il quale escludeva che nell'Elisir si attuasse il meccanismo perverso dello scambio di coppia.

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Eppure le coppie c'erano. Prenotavano le serate. Erano nei discorsi intercettati dei vari Fallarino e dei suoi collaboratori. Ci ha pensato, qualche anno dopo, uno dei testimoni che ha deposto al processo, incardinato davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

 

I.V. è uno dei clienti che arrivava dal Lazio, precisamente dalla zona di Cassino. Ha testimoniato il 25 ottobre scorso e rispetto alla questione delle coppie ha dichiarato testualmente: "Tra la coppia e magari anche tra qualche altro singolo che stava con noi, non è che ci si andava, ci si chiudeva dentro (alle stanze, n.d.r.), no, capitava che si stava anche più persone, anche con tre o quattro coppie. (...) anche all'interno delle stanze. (...) è successo che abbiamo avuto noi due (lui e una delle donne che lavorava nel locale (n.d.r.)) e lui guardava, è successo altre volte che lo abbiamo fatto in tre."

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