IL PRIMATO DELLA COREA DEL NORD DI CICCIO KIM: IL FURTO DI CRIPTOVALUTE! -  GLI HACKER PIÙ BRAVI A INTASCARSI MONETE DIGITALI SONO QUELLI DI PYONGYANG, CHE NEL 2025 HANNO RUBATO BEN 2 MILIARDI DI DOLLARI (6 MILIARDI DAL 2017) - IL 2025 È STATO UN ANNO NERO PER LA SICUREZZA NEL SETTORE DELLE VALUTE DIGITALI: L'ATTACCO CON IL BOTTINO PIÙ GRANDE È STATO REGISTRATO A FEBBRAIO, QUANDO LA SOCIETA' "BYBIT", CON SEDE A DUBAI, HA PERSO 1,4 MILIARDI DI DOLLARI...

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(ANSA) - MILANO, 30 DIC - Il 2025 è stato un anno nero per la sicurezza nel settore delle criptovalute. Stando alle analisi delle società di monitoraggio del mercato Chainalysis, Trm Labs e De.Fi, riprese dal sito Techcrunch, in dodici mesi gli hacker hanno sottratto alle piattaforme di scambio un totale di 2,7 miliardi di dollari. Si tratta di numeri in crescendo visto che il 2024 si era chiuso con perdite per 2,2 miliardi di dollari, mentre il 2023 con circa 2 miliardi di dollari.

La voce grossa spetta ai criminali riconducibili alla Corea del Nord, in grado di spostare nell'arco dell'anno oltre 2 miliardi di dollari in criptovalute. L'attacco più remunerativo è stato registrato a febbraio, quando Bybit, con sede a Dubai, ha perso 1,4 miliardi di dollari. Come scrive Techcrunch, anche in quel caso le forze dell'ordine avevano ricondotto il furto agli hacker del governo nordcoreano.

DOLLARO E CRIPTOVALUTE

"Si è trattato del più grande furto di criptovalute mai registrato, nonché di una delle più grandi rapine finanziarie nella storia dell'umanità", scrive il media, "gli hacker di Kim Jong hanno rubato circa 6 miliardi di dollari in criptovalute dal 2017. La Corea del Nord utilizza questi fondi per finanziare il suo programma nucleare".

Altri importanti attacchi informatici ai sistemi di criptovalute nel 2025 includono quello contro Cetus, che ha fruttato agli hacker 223 milioni di dollari; la violazione di Balancer, un protocollo basato sulla blockchain di Ethereum, che ha causato una perdita di 128 milioni di dollari; e quello contro la piattaforma Phemex, in cui i criminali informatici hanno rubato più di 73 milioni di dollari.

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