BOLLETTINIAMOCI! – IL NUMERO DEI MORTI CONTINUA A CRESCERE: OGGI SONO 636, I NUOVI CONTAGIATI 37.978 CON 234MILA TAMPONI – 429 RICOVERI E 89 TERAPIE INTENSIVE IN PIÙ DI IERI (MA IN CALO: ERANO 911 E 110)

Paola Caruso per www.corriere.it

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.066.401 persone (+37.978 rispetto a ieri, +3,7%; ieri +32.961) hanno contratto il virus Sars-CoV-2.

CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 12 NOVEMBRE 2020

Di queste, 43.589 sono decedute (+636, +1,5%; ieri +623) e 387.758 sono state dimesse (+15.645, +4,2%; ieri +9.090). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 635.054 (+21.696, +3,5%; ieri +23.248) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 1.066.401 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.

CORONAVIRUS - OSPEDALE

Aumentano i contagi in 24 ore — sopra quota 30 mila per il terzo giorno consecutivo — senza toccare il picco del 7 novembre (erano 39.811). La curva epidemiologica sembra rallentare, ma il numero degli attuali positivi cresce in fretta e con questo ritmo «si potrebbe arrivare a raggiungere il milione di attuali infetti all’inizio di dicembre», spiega il fisico Roberto Battiston dell’Università di Trento. Adesso, con oltre 600 mila persone che hanno il virus su tutto il territorio è «positiva l’1% della popolazione», dice il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.

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A destare grande preoccupazione è il sistema sanitario al limite del collasso: ieri è stato superato il record assoluto di ricoverati della prima ondata. Secondo i dati Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali) — aggiornati all’11 novembre — a livello nazionale il 53% dei posti letto Covid ordinari è occupato, con 12 Regioni che superano la soglia critica (quella del 40%), e il 34% delle terapie intensive è occupata, con 10 Regioni che superano la soglia critica (quella del 30%). Ma secondo i medici internisti queste percentuali vanno ricalcolate al ribasso.

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